L'alto numero di martiri segnalati ad Antinoe durante le persecuzioni di Diocleziano indica che nella città esisteva una numerosa comunità cristiana tra la fine del III secolo e gli inizi del IV secolo. Il martirologio romano[1] ricorda diversi santi di Antinoe: i martiri Giuliano e Basilissa (6 gennaio), Ascla (20 gennaio), Apollonio e Filemone (8 marzo), Timoteo e Maura (3 maggio).
L'arcidiocesi scomparve con la conquista araba dell'Egitto. Tuttavia l'esistenza di due vescovi copti nell'VIII secolo (Menna) e nell'XI secolo (Isacco) indica che sopravvisse una comunità cristiana.
I musulmani ebbero una particolare venerazione per il vescovo Ammon, che chiamavano el-Adeb, ossia l'Educatore. Sembra che derivi da qui il nome del villaggio di Sheykh Abade.
^(FR) Annick Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle (328-373), pp. 52 e 71.
^(FR) Annick Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle (328-373), pp. 68-69 (nota 1), p. 71 (nota 172).
^(FR) Annick Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle (328-373), p. 654.
^(FR) Annick Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle (328-373), pp. 653-656. Un vescovo di nome Macario è menzionato anche in un papiro datato verso il 350 (Worp, A Checklist of Bishops in Byzantine Egypt, p. 296). Secondo Martin, Macario potrebbe essere o un vescovo meleziano di Antinoe, successore di Lucio, oppure un vescovo ortodosso di Ermopoli Maggiore, successore di Dios. In questo secondo caso, potrebbe essere identificato con l'omonimo vescovo, indicato senza menzione della sede di appartenenza, che prese parte al sinodo alessandrino del 362 e che sottoscrisse il Tomos ad Antiochenos (p. 656 e nota 70). Dopo Macario, Le Quien inserisce il vescovo Ammon, che tuttavia era metropolita di Adrianopoli di Emimonto. (FR) Ernest Honigmann, Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien, Bruxelles, 1961, p. 38. (FR) Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. II, Paris, 1914, col. 1310.