Un'arcata o galleria è un elemento architettonico che consiste in una successione continua di archi (di forma arcale o meno), normalmente uguali tra loro, che creano un passaggio coperto sul soffitto, con uno o entrambi i lati delle pareti aperti, oppure completamente chiusi. A livello strutturale ogni arco della sequenza funge da contrafforte per gli adiacenti, poiché le componenti orizzontali delle forze di scarico di uno sono uguali e contrarie a quelle dei vicini.
Si possono avere anche "finte gallerie" contraddistinte da una successione di arcate cieche, ovvero di archi con funzione principalmente decorativa, poiché lo spazio sottostante viene chiuso con una parete.
un luogo di passaggio o di passeggio, coperto, più lungo che largo[1], posto all'esterno di un edificio, solitamente in facciata, al basso, come nel caso della Galleria degli Uffizi a Firenze
un luogo di soggiorno e di passaggio di un giardino interno realizzato spesso con intrecci di piante che può costituire anche un patio
in un teatro indica una balconata coperta, posta più in alto rispetto alle poltrone di sala. Si distingue dalla tribuna superiore per la presenza di ambienti definiti e riservati
un luogo di esposizione di opere d'arte di notevole altezza, più lungo che largo, come nel caso del Grand Palais di Parigi
un luogo di commercio, un insieme di negozi posti sotto un passaggio coperto che può essere realizzato in muratura oppure con una carpenteria metallica vetrata; furono queste le prime forme di centri commerciali nell'epoca moderna
un passaggio sotterraneo coperto, di origine militare, con l'intento di avvicinarsi il più possibile ad un forte (spesso realizzate dalle compagnie degli zappatori del genio militare)
In ambito anglosassone a partire dalla fine del XVI secolo iniziò a svilupparsi il concetto della long gallery, una stanza di notevoli dimensioni, lunga e stretta con un soffitto spesso molto alto. Rese popolari dallo Stile elisabettiano, continuarono poi ad essere utilizzate con successo durante il periodo giacobiano nelle ricche case d'abitazione dell'aristocrazia inglese, spesso nei locali superiori, a collegamento di tutte le stanze della casa. A differenza delle classiche gallerie europee, queste erano utilizzate prevalentemente per intrattenere gli ospiti e per camminare quando il tempo esterno era pessimo, oltre ad un modo per l'aristocrazia di mostrare la propria collezione artistica in un unico luogo.
Per quanto una tipica long gallery potesse apparire più simile ad un corridoio essa in realtà progettata per essere una vera e propria stanza e non come un luogo di mero passaggio da una stanza all'altra. Nel XVI secolo nell'architettura inglese non era ancora entrato in uso il corridoio propriamente detto ma semplicemente si accedeva alle varie stanze passando dall'una all'altra.
Il tema delle long galleries venne ripreso dall'architettura vittoriana dell'Ottocento come nel caso del Castello di Nottingham.
Alcuni esempi di long galleries si possono notare ancora oggi a:
^The Long Gallery, su Birmingham.gov. URL consultato il 9 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2006).
^Long Gallery, su burtonconstable.com, Burton Constable Foundation. URL consultato il 13 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2014).
^Haddon Hall, The Long Gallery, su Places to Go, David Ford. URL consultato il 13 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
^The Long Gallery, su hatfield-house.co.uk, The House, Hatfield House. URL consultato il 13 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2014).
^Long Gallery, su syonpark.co.uk, Syon House. URL consultato il 13 maggio 2014.