Appuntamento a Belleville
Appuntamento a Belleville (Les Triplettes de Belleville) è un film d'animazione del 2003 di produzione franco-belga-canadese, scritto e diretto da Sylvain Chomet, presentato fuori concorso al 56º Festival di Cannes.[1] Il film ha avuto un buon successo, anche di critica, per il suo stile originale "vecchio stampo". Nonostante la presenza di alcuni dialoghi, la maggior parte della storia è raccontata tramite pantomima. Il film venne candidato agli Oscar come Miglior film d'animazione e come Miglior canzone originale (per la canzone Belleville Rendez-vous). TramaIn una casa di campagna in Francia Madame Souza, una signora di mezza età, educa ed alleva da sola il malinconico nipote Champion. Una sera i due guardano la TV e assistono ad uno spettacolo delle Triplettes (Violette, Blanche e Rose, i cui nomi richiamano i colori della bandiera francese), un trio di cantanti degli anni quaranta, nella parodia di uno spettacolo dei loro tempi d'oro, assieme agli allora celebri Django Reinhardt, Joséphine Baker e Fred Astaire. Il programma si interrompe e viene quindi trasmesso un giovane Glenn Gould che suona il pianoforte. Madame Souza nota l'interesse del nipote e tira fuori un vecchio pianoforte per convincere il giovane Champion ad intraprendere la strada della musica, ma lui non mostra interesse. Ella quindi gli dona il cagnolino Bruno, poi, dopo aver scoperto sotto il letto del nipote un quaderno nel quale egli ha incollato tante foto di ciclisti ritagliate dai giornali, un triciclo. Solo questo sembra motivare Champion, che, negli anni, si appassiona al ciclismo allenandosi costantemente. Nel frattempo la loro casa viene inglobata nella città e viene costruito un ponte ferroviario proprio davanti alla finestra di camera di Champion. Anni dopo Champion si è guadagnato la partecipazione al Tour de France. Durante la gara, Champion viene adescato assieme ad altri due concorrenti, portato al porto di Marsiglia (luogo di arrivo della gara) e viene caricato su una nave che li porta oltremare, nella immaginaria città di Belleville (questa è rappresentata come un incrocio tra Parigi, Montréal e New York e gli abitanti stessi appaiono stereotipi caricaturali degli americani degli anni sessanta). Madame Souza insegue i rapitori assieme al cane Bruno con un pedalò a noleggio e giunge infine nella città determinata a ritrovare il nipote. A Belleville s'imbatte nelle Triplettes, oggi invecchiate e decrepite ed alquanto eccentriche, ma ancora attive. Decidono di ospitare madame Souza nel loro appartamento e mangiano uno stufato di rane pescate da Blanche con l'aiuto di una granata. Durante uno spettacolo tenuto dal trio in un locale notturno della città, entra il boss della malavita francese (proprietario del pub) e madame Souza si rende conto, leggendo un articolo di giornale, che Champion è stato rapito da una banda di gangster, intenzionata a sfruttarlo in un giro di scommesse clandestine. Con l'aiuto delle cantanti, studia un piano per sventare il losco giro e salvare i ciclisti. Il giorno seguente infatti pedina un tecnico che sta mettendo a punto il macchinario su cui dovranno pedalare i ciclisti che dovrà simulare una gara ciclistica. Dopo che Souza gli ha rubato effetti personali mentre questo era dal barbiere, riesce assieme alle Triplette a penetrare nel teatro abbandonato dove si stanno svolgendo le scommesse clandestine e a sabotare il macchinario sfruttando la tuta e gli effetti personali del tecnico. I malavitosi tuttavia li scoprono e Souza riesce a staccare da terra il macchinario e a far si che questo si sposti pedalando. Fuggono quindi tutti con l'intero macchinario, spinto da solo due dei ciclisti e una delle "Triplette", in quanto il terzo ciclista è stato precedentemente ucciso. I malavitosi li inseguono per la città ma, dopo una serie di avventure, riescono a seminarli e possono, finalmente, lasciare la città. Influenze e citazioni
Premi e riconoscimenti
Note
Collegamenti esterni
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