Antonio Breschi, conosciuto come Antoni O'Breskey (Firenze, 1950), è un compositore, pianista e scrittore italiano.
È il primo musicista a introdurre il pianoforte nella musica irlandese e flamenca.[1][2] Inoltre, si distingue a livello internazionale come uno dei pionieri della world music e della new age.[3][4] Era il primo a combinare elementi flamenco, basco, arabo, latino e irlandese in composizioni originali,[5] creando un ponte tra musica etnica, jazz e musica classica.[2][6] Anticipando i tempi, ha unito il pianoforte con le più svariate tradizioni musicali del mondo, creando un nuovo approccio al jazz e alla musica classica e un nuovo stile pianistico.[7][8]
Diplomato in pianoforte al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, le sue prime basi sono state jazzistiche e classiche.[9][10] La sua attività musicale ha contribuito allo sviluppo della musica tradizionale e, allo stesso tempo, all'innovazione della musica contemporanea.[2][5] Come compositore e pianista ha composto più di 300 melodie celtiche, brani di flamenco, composizioni neoclassiche e minimaliste menzionate in antologie e riviste di world music.[7] Le sue composizioni sono diventate colonne sonore per il cinema, il teatro e la danza, collaborando con Folco Quilici, Ermanno Olmi, Franco Piavoli, Mario Monicelli, Giorgio Albertazzi e il Balletto di Sicilia.[1][11]
Con la sua fusione di diversi stili musicali Antonio è stato riconosciuto come l'ispirazione dietro il famoso spettacolo di danza Riverdance.[3][5][12] Nel 2005, 2007 e 2012 alla National Concert Hall di Dublino si sono svolti tre concerti celebrativi per il suo apporto dato alla cultura e alla musica irlandese e per l'unione delle culture del mondo.[8] Ha inciso più di 30 album raccolti nella collana Nomadic Piano Collection avendo come ospiti innumerevoli musicisti, tra i massimi rappresentanti delle varie culture musicali del mondo come Ronnie Drew, José Seves, Antonio Carmona, Benito Lertxundi, Gabin Dabiré e Ali Tajbakhsh. Attualmente lavora sotto il nome del suo progetto musicale Nomadic Piano Project, e sta anche creando una nuova etichetta discografica dal nome ironico No Age Music.[10] Oltre alla musica, Antonio ha dedicato molto tempo come educatore, assistente sociale, scrittore, cuoco, attore, umanista, poeta ed è laureato in erboristeria.
Discografia
- Irish Meet the Blues (1980)
- Bound for America (1981)
- Far Off Hills… (1982)
- Ode to Ireland (1982)
- Linguaggio dei Luoghi (1984)
- Mezulari (1985)
- Tierras, Mares y Memorias (1986)
- Punta Umbría (1987)
- Al Kamar (1989)
- Orekan (1993)
- At the Edge of the Night (1994)
- Toscana (1996)
- Songs of the North (1996)
- Song for Carla (1998)
- My Irish Portrait (1998)
- Irish Airs (2000)
- Donostia (2000)
- When Bach Was an Irishman (2002)
- The New Orleans Jig (con Gabin Dabiré) (2004)
- Zeharbidetan (con José Ángel Irigarai) (2004)
- From Dublin to Bilbao (con Ronnie Drew) (2008)
- Nomadic Aura (2009)
- When Jazz Was an Irish Baby (2009)
- Ready to Sail (2011)
- The Whale's Lament and the Dolphin Waltz: For Piano and Cello (2012)
- Boletus Edulis: Suite for Piano and Oboe (2013)
- Dancing Waves (2014)
- Sorkuntzaren Trenean (2015)
- Samara (2020)
- Blessed Sadness (2021)
Note
- ^ a b Claudia Carta, Il piano di Antoni O’Breskey oggi a “Magia dei Tacchi”, in La Nuova Sardegna, 22 marzo 2014. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 29 giugno 2024).
- ^ a b c (EN) Antonio Breschi concert in King's House, in Irish Independent, 28 agosto 2003. URL consultato l'8 febbraio 2024 (archiviato il 24 aprile 2020).
- ^ a b (EN) Colleen Taylor, O'Breskey is true musical visionary, in The Irish Echo, 16 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2024 (archiviato il 17 febbraio 2016).
- ^ (EN) Magical musical journey is promised by Al Kamar, in Irish Independent, 23 marzo 2001. URL consultato l'8 febbraio 2024 (archiviato il 24 aprile 2020).
- ^ a b c (EN) Fiona Ritchie, The NPR Curious Listener's Guide to Celtic Music, New York, Berkley Publising Group, 2005, p. 91-92.
- ^ Maurizio Busia, Irlanda amore mio, in Il Giornale della Musica, 20 febbraio 2010. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 25 gennaio 2025).
- ^ a b (EN) Italian pianist in Boyle concert, in The Sligo Champion, 15 gennaio 2003 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2020).
- ^ a b Time Zones torna nell'Auditorium Vallisa di Bari per il live di Antoni O' Breskey e Davide Viterbo, in BariToday, 9 novembre 2016. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 10 novembre 2016).
- ^ Antoni O'Breskey pianoforte nomade e multietnico, in L'Arena, 27 marzo 2015. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 30 giugno 2024).
- ^ a b (EN) Alex Gallacher, Video Premiere: Antoni O’Breskey & Ultan O’Brien perform ‘Punta Umbria’ (from their forthcoming new album), in KLOF Magazine, 7 giugno 2023. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 29 giugno 2024).
- ^ Appuntamento con la grande Musica all’I.I.S. “Guglielmo Marconi” di Anagni, in Anagnia.com, 21 aprile 2024. URL consultato il 24 gennaio 2025 (archiviato il 24 aprile 2024).
- ^ (EN) Fintan Vallely, Antonio Breschi in residence, in The Irish Times, 5 gennaio 1998. URL consultato il 9 febbraio 2024 (archiviato il 21 aprile 2020).
Bibliografia
- Ecologia: Salviamo Anche la Musica (1979)
- Semiminime (1996)
- Heyoka: Il Giullare dell'Anima (2006)
- When Bach Was an Irish Man and Mozart a Gipsy Boy (2015)
- Heyoka: Quando la Crema del Paradiso Traboccò in Irlanda (2017)
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