Antonino ValsecchiPadre Antonino Valsecchi, al secolo Antonio Valsecchi, latinizzato come Antoninus Valsecchius (Verona, 25 dicembre 1708 – Padova, 15 marzo 1791), è stato un teologo, predicatore e religioso italiano dell'Ordine dei frati predicatori.[1] Illustre predicatore e apologeta, fu per oltre un trentennio professore di teologia all'Università di Padova.[2] BiografiaAntonio Valsecchi nacque nel 1708 a Verona da Giordano Valsecchi ed Elisabetta Orgiana.[1][3] Dopo i primi studi letterari entrò nell'Ordine dei frati predicatori prendendo i voti nel 1726 col nome di fra' Antonino.[4] Dopo avere studiato filosofia e teologia nel convento del Santissimo Rosario alle Zattere in Venezia,[1] divenne lettore di filosofia, ma ben presto si dedicò alla predicazione, attività che lo impegnò nel corso degli anni quaranta in molte città italiane e per la quale divenne noto.[4][1] Nel 1757, pur riluttante ad accettare, fu chiamato dal procuratore di San Marco (poi doge) Alvise Mocenigo[1] a ricoprire presso l'università di Padova da poco riformata la cattedra di teologia, che occupò per il resto della sua vita.[4] Nel corso del suo soggiorno padovano scrisse la maggior parte delle proprie opere, che ebbero successo tanto da venire pubblicate anche durante il secolo successivo e tradotte in più lingue.[1] Nel 1760 divenne membro dell'Accademia dei Ricovrati. Non si occupò solamente di commentare la Summa ma anche delle critiche alla religione e al cristianesimo degli ambienti razionalisti e illuministi, venendo riconosciuto tra i maggiori apologeti del secolo.[4] Morì nel 1791 a Padova,[3] venendo sepolto nel chiostro del convento di Sant'Agostino.[1] Opere
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