Anton Giorgio Clerici
Anton Giorgio Clerici, IV marchese di Cavenago (Milano, 5 novembre 1715 – Milano, 11 giugno 1768), è stato un nobile, generale e mecenate italiano. BiografiaAnton Giorgio Clerici, (detto anche Giorgio Antonio), era figlio del marchese ereditario Carlo Giorgio e di sua moglie, la contessa Maria Archinto, figlia del conte Carlo Archinto. Ancora giovane perdette dapprima il nonno e poi il padre in guerra, venendo accudito dal bisnonno, Giorgio II Clerici, potentissimo ed influente nobile della sua epoca che era presidente del senato di Milano. Al momento della sua nascita la sua famiglia era all'apice del suo successo sociale ed egli, alla sola età di sette anni, si ritrovò padrone di un immenso patrimonio, con una rendita annua di 400.000 lire nette. Alla morte del marito, la madre Maria Archinto si risposò col principe Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio, anch'egli nobile di grande fama e ricchezza in Milano, che ebbe un influsso non indifferente nella crescita di Anton Giorgio. Intrapresa ancora giovanissimo la carriera militare, venne favorito dalla propria posizione e dai legami di nobiltà (era imparentato col famoso Feldmaresciallo dell'Impero Eugenio di Savoia attraverso sua nonna, la principessa di Masserano, Giovanna Ferrero Fieschi, nonché dalla comune discendenza dal duca Emanuele Filiberto di Savoia) e divenne ben presto colonnello proprietario di un reggimento austriaco che mantenne dal 1744 con le proprie finanze e che prese parte in quello stesso anno alla Battaglia di Madonna dell'Olmo[1]. Per questi suoi atti, ben presto divenne favorevole alla corte viennese ed in particolare all'Imperatrice Maria Teresa d'Austria la quale lo nominò ambasciatore imperiale al conclave che si tenne a Roma nel 1758 a seguito della morte di Benedetto XIV. Era questa l'epoca in cui l'Austria deteneva un grande influsso sulla nomina dei pontefici ed il ruolo dei suoi ambasciatori ai conclavi era appunto quello di pilotare il nome di un candidato che fosse favorevole alla casata imperiale. L'ingresso di Anton Giorgio a Roma venne costituito da un corteo favoloso e ricchissimo che comportò spese ingenti al patrimonio familiare, a partire dalla sfarzosa uniforme che indossava il marchese, coi bottoni tempestati di diamanti secondo le cronache dell'epoca. Dopo questi fatti venne nominato Consigliere Intimo dell'Imperatore e quindi venne creato Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro, la massima onorificenza del Sacro Romano Impero ed una delle più famose al mondo. A Milano venne iscritto al patriziato della città nel 1739 e si dedicò al restauro del palazzo di famiglia nel pieno centro cittadino, arredandolo con un ricco mobilio di fattura austriaca, oltre ad opere pittori che dei più famosi maestri dell'arte come il Tintoretto, Guido Reni, Van Dyck, il Pordenone, il Veronese ed altri celebri artisti. L'opera più importante, però, la commissionò nel 1741 a Giovanni Battista Tiepolo al quale chiese di affrescare tutta la volta della galleria principale del palazzo milanese. Le spese folli sostenute per questo palazzo, però, misero Anton Giorgio quasi sul lastrico, al punto che egli non riuscì a saldare tutti i conti e venne costretto a ricorrere al Senato di Milano perché gli concedesse lo scioglimento di alcuni fedecommessi. Morì nel suo palazzo a Milano nel 1768 lasciando un patrimonio fortemente dilapidato al cugino Francesco Maria Clerici, appartenente ad un ramo secondario della famiglia. Matrimonio e figliNel 1733, Anton Giorgio Clerici sposò la marchesa Fulvia Visconti, figlia di Annibale Visconti (il quale era all'epoca feldmaresciallo dell'Impero e castellano del Castello Sforzesco di Milano, nonché comandante della guardia cittadina di Milano). Da questo matrimonio ebbe due figlie:
OnorificenzeAscendenza
Note
Bibliografia
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