Antiche unità di misura del circondario di Bari delle PuglieSono qui riportate le conversioni tra le antiche unità di misura in uso nel circondario di Bari delle Puglie e il sistema metrico decimale, così come stabilite ufficialmente nel 1877; non si riportano le unità di misura e di peso stabilite con la riforma del 1840, rese uniformi nell'intero Regno di Napoli. Nonostante l'apparente precisione nelle tavole, in molti casi è necessario considerare che i campioni utilizzati erano di fattura approssimativa o discordanti tra loro.[1] Misure di lunghezzaNel 1877, oltre alle unità ufficiali del 1840, sono indicate in uso alcune misure abusive.
Per le misure anteriori al 1840 la canna si divide in 8 palmi, il palmo in 12 once, l'oncia in 5 Minuti. 10 palmi fanno una pertica. 7 palmi fanno un passo. 10 passi fanno una catena. 100 catene fanno il miglio. Come base delle misure agrarie, oltre al passo ordinario di 7 palmi, si usavano pure passi di palmi 5 1/2, 6, 6 1/6, 6 1/4, 6 1/3, 6 1/2, 6 2/3, 7 1/2. Nel comune di Putignano, forse per alterazione degli antichi campioni, si riteneva il palmo d'uso locale uguale a metri 0,263179 e quindi il passo da terra di palmi 7 uguale a metri 1,842253. Misure di superficieNel 1877, oltre alle unità ufficiali del 1840, sono indicate in uso alcune misure abusive.
La canna quadrata anteriore al 1840 è di soli 64 palmi quadrati. Nel comune di Putignano si usava per misura agraria un tomolo di 2500 passi quadrati di palmi locali 7 di lato, e ritenuto eguale ad ettari 0,848478. Detto tomolo si divideva in 8 stoppelli. Nel comune di Fasano il passo quadrato per la misura dei terreni di marina era di soli palmi 6 di lato. In parecchi comuni del circondario, e segnatamente in quello di Noicattaro, era invalso l'uso di calcolare le antiche misure agrarie sulla base del palmo legale secondo la legge del 1840, in qual caso i ragguagli diversificano da quelli sopra indicati. Misure di volumeNel 1877, oltre alle unità ufficiali del 1840, sono indicate in uso alcune misure abusive.
Secondo l'uso anteriore al 1840 mille palmi cubi fanno una pertica cuba, e 512 palmi cubi fanno la canna cuba. La canna di costumanza per le fabbriche equivale ad un quarto di canna abusiva cuba. La canna per la legna da fuoco di 256 palmi cubi abusivi equivale a mezza canna abusiva cuba. Palmi cubi abusivi 9 1/3 fanno la soma per l'arena che si divide in 7 cofani. Nel comune di Putignano il palmo cubo locale si riteneva eguale a litri 18,2275 e la canna cuba locale eguale a litri 9332,478. Misure di capacità per gli aridiNel 1877, oltre alle unità ufficiali del 1840, sono indicate in uso alcune misure abusive.
Il tomolo, tanto prima che dopo il 1840, si divide in 24 misure. Nel comune di Noicattaro il tomolo si divideva in 2 mezzetti, il mezzetto in 4 stoppelli, lo stoppello in 2 mezzi, il mezzo in 2 quartulli. Misure di capacità per i liquidiNel 1877, oltre alle unità ufficiali del 1840, sono indicate in uso alcune misure abusive.
I pesi indicati perle misure del vino sono quelli del volume di acqua distillata che dovevano contenere, e non servono che di nomenclatura distintiva. Nel comune di Putignano si usavano una soma di 250 caraffe per il vino chiaro, ritenuta uguale a litri 179,2; una soma di 266 caraffe per il vino mosto cotto, ritenuta uguale a litri 186,2; ed una soma di 285 caraffe per il vino mosto crudo, ritenuta uguale a litri 199,5. Il municipio di Fasano accenna che ritenendosi nella consuetudine la caraffa come uguale a litri 0,73, si faceva la soma da vino eguale a litri 131,40. Nel comune di Monopoli si usava una salma da mosto di 15 quarte, ed una soma da vino di 12 quarte. La quarta era di 15 caraffe. Nell'uso comune si considerava la quarta da vino uguale a litri 11,2.
I pesi indicati per le misure dell'olio sono quelli del volume di olio che devo in esso contenersi, giacché nel sistema metrico napoletano l'olio si misurava a peso e non a capacità. Nel comune di Noicattaro 10 staia da olio formavano una soma da olio. Pesi
Secondo la legge del 1840 cento rotoli fanno un cantaro; il rotolo è di once 33 1/3 e si divide in 1000 trappesi. La libbra si divide in 12 once, l'oncia in 30 trappesi. Secondo l'uso anteriore alla legge del 1840 cento libbre fanno un cantaro piccolo. Secondo la varietà dei luoghi e delle merci si usano pure rotoli di Once 30, 36, 39, 42, 44, 48, 52 e 56. Gli orefici dividono l'oncia in 30 trappesi ed il trappeso in 20 acini. I gioiellieri dividono l'oncia in 130 carati, il carato in 4 grani, il grano in 16 sedicesimi. I farmacisti dividono l'oncia in 10 dramme, la dramma in 3 scrupoli, lo scrupolo in 2 oboli, l'obolo in 10 acini o grani. Dramme 1 1/2 formano il peso aureo. 40 rotoli fanno un peso per la calce. 4 rotoli fanno una decina, peso della lana. TerritorioNel 1874 nel circondario di Bari delle Puglie erano presenti 32 comuni divisi in 19 mandamenti.[2]
Note
Bibliografia
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