Ann Telnaes

Ann Telnaes nel 2018

Ann Telnaes, all'anagrafe Ann Carolyn Telnaes (Stoccolma, 1960), è una fumettista statunitense di origine svedese. Crea vignette editoriali in vari media: animazione, saggi visivi, schizzi dal vivo e stampa tradizionale. Telnaes ha lavorato per il Washington Post fino alle sue dimissioni il 3 gennaio 2025, a causa del rifiuto del Post di pubblicare la sua vignetta che criticava aspramente i principali amministratori delegati delle aziende, tra cui Jeff Bezos, l'amministratore delegato del giornale.

Nel 2001, Telnaes è diventata la seconda fumettista donna e una delle poche freelance a vincere il Premio Pulitzer per il fumetto editoriale.[1] Nel 2017 ha ricevuto il Reuben Award, diventando così la prima donna ad aver ricevuto sia il Reuben Award che il Premio Pulitzer per il fumetto editoriale.[1][2]

Biografia

Ann Telnaes è nata nel 1960 a Stoccolma[3] ed è diventata cittadina statunitense all'età di 13 anni. Si è diplomata nel 1979 a Reno,[4] conseguendo il Bachelor of Fine Arts al California Institute of the Arts nel 1985, specializzandosi nell'animazione dei personaggi.[5] Ha poi ha lavorato alla Warner Bros. Entertainment e per diversi anni come show designer presso la Walt Disney Imagineering,[5] altri studi negli Strati Uniti, nel Regno Unito (a Londra) e a Taiwan.[6] Ha contribuito a film come The Brave Little Toaster e The Chipmunk Adventure.

All'inizio degli anni '90, è diventata una vignettista per il Washington Post. Per il suo lavoro è stata insignita del Premio Pulitzer nel 2001 e del Reuben nel 2016. Le sue opere sono state ristampate in diversi libri, giornali e riviste.

Nel 2003, mentre la Corte Suprema del Massachusetts stava decidendo il destino del matrimonio tra persone dello stesso sesso, Telnaes si gettò nella mischia creando la vignetta editoriale che prendeva in giro l'equilibrio storico dei ruoli di genere negli Stati Uniti. "Tuttavia, Telnaes ha osservato ironicamente che la visione tradizionale del matrimonio tra un uomo e una donna ha portato a una cittadinanza di seconda classe per molte persone in America per molto tempo".[7]

Nel 2004 Telnaes ha tenuto una mostra personale alla Great Hall del Thomas Jefferson Building.[5] Nel 2015 una vignetta di Telnaes è stata rimossa dal Washington Post dal sito web del giornale. Il cartone animato aveva raffigurato Ted Cruz come un suonatore d'organo con due scimmie. Telnaes ha difeso la sua vignetta twittando: "Ted Cruz ha messo i suoi figli in un annuncio politico, non iniziate a urlare quando i vignettisti editoriali li disegnano".[8] Nel 2016-2017 è stata presidentessa dell'associazione dei fumettisti editoriali americani (Association of American Editorial Cartoonists).[9][10][11][12]

Nel 2020 ha tenuto il corso "Commentary Through Cartoons" come visiting faculty member presso CalArts.[13] E sempre nel 2020 il suo lavoro è stato incluso nella mostra Women in Comics: Looking Forward, Looking Back at the Society of Illustrators di New York City.[14]

All'inizio di gennaio 2025, Telnaes si è dimessa dal Washington Post dopo che la sua presa in giro dei potenti miliardari dei media e della tecnologia, tra cui il proprietario del Post Jeff Bezos, l'editore del Los Angeles Times Patrick Soon-Shiong e il capo di Meta/Facebook Mark Zuckerberg, disegnati mentre piegavano le ginocchia davanti al presidente entrante Donald Trump, è stata bocciata dalla direzione.[15][16][17][18]

La fumettista risiede a Washington.[9]

Note

  1. ^ a b (EN) Pulitzer-prize winning cartoons (Humor's Edge: Cartoons by Ann Telnaes, Library of Congress), su Library of Congress, 22 giugno 2004. URL consultato l'8 luglio 2021.
  2. ^ (EN) Ann Telnaes is First Woman to Win Reuben Award and Pulitzer Prize, su Prnewswire.com, 27 maggio 2017. URL consultato l'8 luglio 2021.
  3. ^ (EN) Telnaes, Ann, 1960-, su Library of Congress. URL consultato l'8 luglio 2021.
  4. ^ 1979 Reno Hight School Yearbook
  5. ^ a b c (EN) The 2005 National Population Cartoon Contest, su Population Media Center, 2004. URL consultato il 21 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
  6. ^ (EN) Ann Telnaes, in The Washington Post. URL consultato l'8 luglio 2021.
  7. ^ (EN) Exhibitions | Drawn to Purpose | Political Cartoonists | Perspectives on Marriage, su Library of Congress, 2018. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2023).
  8. ^ (EN) Daniel Victor, Ted Cruz Cartoon Is Pulled by Washington Post, in The New York Times, 23 dicembre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2023).
  9. ^ a b (EN) Ann Telnaes Bio, su Association of American Editorial Cartoonists. URL consultato l'8 luglio 2021.
  10. ^ (EN) A Few Things About Ann, su Artista. URL consultato l'8 luglio 2021.
  11. ^ (EN) About the AAEC - AAEC Officers 2016-2017 - President: Ann Telnaes, su Association of American Editorial Cartoonists (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  12. ^ (EN) Ann Telnaes, And now, a message from President Ann Telnaes, su Association of American Editorial Cartoonists, 4 gennaio 2018. URL consultato il 5 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2022).
  13. ^ (EN) Margaret Crane, Visiting Faculty Ann Telnaes Discusses the Future of Editorial Cartooning, su 24700: News From California Institute of the Arts, 8 giugno 2020. URL consultato il 5 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2023).
  14. ^ (EN) Women in Comics: Looking Forward and Back, su Society of Illustrators, 2020. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2020).
  15. ^ (EN) Lynette Rice, Washington Post Editorial Cartoonist Says She Quit After Brass Rejected Her Donald Trump Sketch, su Deadline, 4 gennaio 2025. URL consultato il 4 gennaio 2025.
    «The group in the cartoon included Mark Zuckerberg/Facebook & Meta founder and CEO, Sam Altman/AI CEO, Patrick Soon-Shiong/LA Times publisher, the Walt Disney Company/ABC News, and Jeff Bezos/Washington Post owner.»
  16. ^ (EN) Benjamin Mullin, Washington Post Cartoonist Quits After Jeff Bezos Cartoon Is Killed, in The New York Times, 4 gennaio 2025. URL consultato il 4 gennaio 2025.
  17. ^ (EN) Ramon Antonio Vargas, Washington Post cartoonist resigns over paper’s refusal to publish cartoon critical of Jeff Bezos, in The Guardian, 4 gennaio 2025. URL consultato il 4 gennaio 2025.
  18. ^ (EN) Michael Luciano, Washington Post Cartoonist Quits, Says Management Spiked Cartoon of Bezos Bending the Knee to Trump, su Mediaite, 4 gennaio 2025. URL consultato il 4 gennaio 2025.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN87145970191132251522 · ISNI (EN0000 0000 3675 1026 · Europeana agent/base/62968 · LCCN (ENn2004000918 · GND (DE1146638574 · BNE (ESXX5460297 (data)

 

Prefix: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Portal di Ensiklopedia Dunia