A causa delle sue origini ebraiche e delle sue idee politiche fu perseguitata durante il periodo fascista; nel 1938 venne licenziata dal Ministero dell'educazione nazionale, arrestata e trattenuta in carcere per 14 giorni, e successivamente confinata in un paese in provincia di Potenza. Fu graziata da Mussolini nel 1942 e reintegrata solo nel 1945.[5] La BFUW non era riuscita a garantirle lo status di rifugiata[1].
Catalogo della mostra storica del giornalismo italiano, a cura e con prefazione di Anita Mondolfo. Firenze: Tip. Carnesecchi, 1925. 93 p.: ill.
Emeroteca. In: Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti. Vol. 13. Roma: Istituto G. Treccani, 1932, p. 894.
Mostra bibliografica di musica italiana dalle origini alla fine del secolo XVIII, a cura e con prefazione di Anita Mondolfo. Firenze: Tip. Giuntina, 1937. 103 p.: ill.
Indici e cataloghi delle biblioteche d'Italia: relazione storica e programma di lavoro presentato al Convegno nazionale dei bibliotecari italiani, Bolzano-Trento 14-16 maggio 1938. «Accademie e biblioteche d'Italia», 12 (1938), n. 3/6, p. 254-262.
Vita delle biblioteche popolari in Italia. «Realtà politica», 1 (1945), n. 14, p. 19-20.
L'avvenire delle biblioteche in Italia. «Realtà politica», 1 (1945), n. 23/24, p. 19-21.
Le biblioteche d'Italia e la guerra. «Il ponte», 2 (1946), n. 6, p. 549-552.
Indici e cataloghi delle biblioteche d'Italia. «La vita del libro», 1 (1947), n. 1, p. 6-12.
L'Africa dalle origini alla metà del secolo XIX: mostra bibliografica, a cura di Anita Mondolfo; prefazione di Roberto Almagià. Firenze: Tip. Giuntina, 1948. 81 p.: ill.
Prefazione. In: Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. [Roma]: Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, [1956], p. IX-XIV.
Automazione e biblioteche: nota al Congresso di Trieste. «Il ponte», 12 (1956), n. 7, p. 1246-1249.