Anime erranti
Anime erranti (Les Égarés) è un film del 2003 diretto da André Téchiné, tratto dal romanzo Le Garcon aux Yeux Gris di Gilles Perrault,[1] interpretato da Emmanuelle Béart e Gaspard Ulliel. È stato presentato in concorso al 56º Festival di Cannes.[2] Il film è dedicato alla memoria di Monique Wittig.[3] TramaNel giugno del 1940 i tedeschi stanno avanzando verso Parigi, dalla quale parte un esodo di civili. Tra questi c'è Odile, un'attraente vedova con i suoi due figli, Philippe di 13 anni e Cathy di 7. Un attacco aereo distrugge la loro auto e disperde la colonna in fuga. Odile e i suoi figli si rifugiano nella vicina foresta e non sanno dove andare. L'incontro con Yvan, un giovane con la testa rasata, solo, scaltro e indipendente, sembra provvidenziale. Sebbene Odile capisca subito che non si tratti di un grande modello per i suoi figli, non può non notare quanto entrambi ne siano positivamente attratti e quanto il ragazzo possa essere utile a loro che, dovendo evitare strade e paesi, dovranno per un po' adattarsi a vivere di espedienti. Giunti di fronte ad una grande casa disabitata, Yvan vi penetra da una finestra e Odile, dopo aver titubato vi entra e vi si stabilisce, rendendosi conto che in quelle circostanze è difficile trovare di meglio. Yvan procura il cibo per tutti e Odile prova ad insegnargli a leggere e scrivere. Tra i due nasce una latente attrazione che il ragazzo fatica a reprimere quando passano per la casa due soldati in ritirata. Yvan preferisce allontanarsi e intanto Odile capisce che il ragazzo ha fatto di tutto per trattenere la famiglia lì ed impedire a questa di comunicare ed informarsi, rendendoli ancor più dipendenti da lui. Quando il ragazzo si riavvicina alla casa è lei a cercarlo e tra i due esplode irrefrenabile la passione. La mattina successiva il ragazzo è arrestato e la famiglia invitata ad allontanarsi dalla casa indebitamente occupata, dalla gendarmeria, tornata solerte dopo l'armistizio. Qualche giorno più tardi mentre sta dividendo il pasto con centinaia di altri sfollati, Odile è chiamata dalla polizia che vuole più notizie sul ragazzo, sospettato di essere un evaso di un riformatorio. Nel tentativo di proteggerlo, Odile non dice nemmeno quel poco che sa, ma è ferita dal comprendere che la vera identità di Yvan è probabilmente quella di un certo Jean Dalmas del quale lui le aveva riferito le buffe gesta parlandone in terza persona. E come Dalmas, Yvan si è suicidato in carcere. Passato lo choc, a Philippe che le chiede sue notizie, Odile dice con un sorriso che Yvan è scappato dal carcere. DistribuzioneIl film non è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane, ma direttamente in home video da BiM. RiconoscimentiIl film ha ricevuto quattro candidature ai Premi César 2004, per la migliore promessa maschile (a Gaspard Ulliel e Grégoire Leprince-Ringuet), la migliore fotografia e il miglior sonoro.[4] Note
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