Angelo CulottaAngelo Culotta (Cefalù, 1939 – Milano, 2000) è stato un magistrato e saggista italiano. BiografiaNato a Cefalù nel 1939, ha vissuto e operato come giudice a Milano, pur non interrompendo mai i rapporti con la sua città di origine, come provato, tra l'altro, dalla presidenza della Fondazione Mandralisca di Cefalù che ha guidato negli anni 1969-70. È deceduto nel 2000 a Milano. Da magistrato si occupò prioritariamente di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, infortuni e reati ambientali che considerava la vera priorità in campo penale, anticipando ambiti di interesse giuridico divenuti importantissimi nei decenni successivi.[1][2] Ancor prima della istituzione del Pubblico Ministero "autonomo", da consigliere dirigente in Pretura Penale, realizzò la separazione di fatto delle funzioni delle indagini da quelle giudicanti: nella Pretura Penale a Milano il magistrato giudicante era diverso da quello che aveva svolto le indagini.[3] Nel 1994 i giornali dedicarono ampio spazio ad un processo pervenutogli dopo 26 anni e a cui egli dette nuovo impulso, riguardante una causa penale cominciata nel 1968 da parte di un gruppo di operai delle Vetrerie Bordoni Miva di Corsico.[4] Autore di testi giuridici, per il CIRGIS ha scritto Alcune riflessioni su un tentativo di indagine statistica in tema di procedimenti penali per colpa medica[5]. Il pensiero giuridico di Culotta è stato ricordato nei convegni che gli sono stati dedicati dall'Associazione Magistrati Milano e Magistratura Democratica.[6] Dopo la sua morte sono state istituite in suo onore borse di studio per i laureandi in giurisprudenza presso gli atenei di Milano e Palermo.[7] Opere
Note
|
Portal di Ensiklopedia Dunia