1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Debuttò in prima squadra nella penultima giornata del Top 14 2018-19 da rimpiazzo nell'incontro con Pau[3].
Potendo rappresentare sia la Francia che l'Italia, scelse quest'ultima ed ebbe come primo allenatore federale Fabio Roselli, CT dell'Italia U-20, che lo riconvertì nel ruolo di estremo[2] con il quale disputò il mondiale di categoria in Argentina[2].
Anche dopo la retrocessione in Pro D2 del Grenoble fu confermato nel club[4].
Le ultime due partite del Sei Nazioni 2022 imposero Capuozzo alla ribalta internazionale: esordiente contro la Scozia allo stadio Olimpico di Roma, nonostante la sconfitta azzurra per 22-33 marcò due mete alla sua prima presenza[5], e la settimana dopo al Millennium Stadium di Cardiff fu assist-man, al termine di una percussione nel minuto finale di gara, della meta di Edoardo Padovani con cui l'Italia batté i campioni uscenti del Galles e pose fine a una serie di 36 sconfitte consecutive nel torneo[6].
La prestazione valse a Capuozzo la designazione a miglior giocatore della quinta giornata di torneo[7].
Nel corso dei test match autunnali del 2022 con la nazionale italiana Capuozzo andò a segno contro altri due illustri avversari: l'Australia, battuta dall'Italia per la prima volta della storia, dopo 18 sconfitte[8][9], e il Sudafrica[10].
Le prestazioni nel corso del 2022 valsero a Capuozzo il riconoscimento di rugbista rivelazione dell'anno conferito da World Rugby[11][12].
Ancora dal 2022 milita nel Tolosa con un contratto triennale[1]; nel 2023 ha fatto parte della rappresentativa italiana che ha disputato la Coppa del Mondo in Francia[13].
^ab(FR) Ange Capuozzo, su fcgrugby.com, FC Grenoble rugby. URL consultato il 18 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2021).
^(FR) Julien Veyre, Capuozzo, un arrière tout neuf, in RugbyRama, Eurosport, 22 ottobre 2019. URL consultato il 26 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2021).
^(EN) Awards Roll of Honour, su world.rugby, World Rugby, 20 novembre 2022. URL consultato il 21 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2022).