Allievo e aiuto del michelangiolesco Bartolomeo Ammannati, con il quale collaborò alla fontana del Nettuno. Lavorò come scultore nella prima parte della sua vita in Toscana.
Nel 1563 fu chiamato a Messina per sovrintendere come capomastro ai lavori del duomo.[1]
Dopo un momentaneo ritorno in Toscana, a Firenze dove nel 1564, fu tra gli esecutori degli apparati per la celebrazione funebre di Michelangelo, ed a Carrara, ritornò a Messina dove nel 1567 ricevette l'incarico definitivo come protomastro e sculture della città e questa nomina lo vincolò alla città per oltre un ventennio nel ruolo non solo di scultore, ma anche di valente architetto ed urbanista[2].
A Messina fondò una fiorente scuola d'arte ed una vera dinastia familiare. Assieme a lui lavorarono il figlio Francesco e vari parenti tra cui il nipote Lazzaro Calamech ed il genero Rinaldo Bonanno. Sulla sua produzione ha infierito il devastante terremoto del 1908.
L'attività principale è costituita dall'insieme di varie opere scultoree eseguite per il Duomo di Messina di cui restano tracce disegnate con il suo manierismo impreziosito da forme classicheggianti.
Realizzò varie fontane e statue di Madonne e Santi per le chiese di Messina e provincia.
1567, "Fonte Battesimale", manufatto marmoreo, proveniente dalla chiesa di San Nicola e conservato nella chiesa del Sacro Cuore di Santa Lucia del Mela.
1579, "San Bartolomeo Apostolo", statua marmorea, opera custodita nella chiesa di San Bartolomeo di Rodì Milici.
Catania provincia
1589, "Chiesa di Santa Maria" di Randazzo: progettazione del rifacimento su linee rinascimentali d'influsso brunelleschiano con elementi siculo - catalani, trasformazione a tre navate a croce latina con colonne monolitiche di basalto.
1589, "Chiesa di San Nicola" di Randazzo: progettazione e rifacimento del prospetto, a esso è ispirato il prospetto della chiesa di San Martino.
Calabria
XVI secolo, "Ingresso di Carlo V a Seminara", manufatto marmoreo, opera censita a Seminara.
XVI secolo, "Le Battaglie della Figurella", manufatto marmoreo, opera censita a Seminara.
^Pagina 122, Caio Domenico Gallo, "Annali della città di Messina ... dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti" [1]Archiviato il 16 settembre 2016 in Internet Archive., Tomo I, Messina, Francesco Gaipa, 1756.
Bibliografia
Dizionario biografico degli italiani, XVI, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1973