Anas crecca
L'alzavola (G. U. della Repubblica Italiana Serie generale - n. 35 del 12-2-2014) (Anas crecca Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia degli Anatidi.[2] DescrizioneLa colorazione del maschio è variegata e va dal verde o foglia di tè della fascia che circonda l'occhio al marrone rossiccio del resto della faccia. Il petto è bianco sporco maculato di macchie nere. Le ali, marrone scuro e grigie, presentano uno specchio verde. La femmina è quasi totalmente bruna, eccetto lo specchio alare verde che è comune al piumaggio del maschio.[senza fonte] DimensioniL'alzavola è l'anatra più piccola fra quelle europee.[senza fonte]
BiologiaAlimentazioneLa sua alimentazione è molto varia e include specialmente semi di piante acquatiche, insetti, molluschi e Crostacei.[3] VoceIl canto è un guit, guit ripetuto molte volte, lo fa solo il maschio.[senza fonte] RiproduzioneL'alzavola nidifica in primavera in aree limitrofe all'acqua e ad una fitta vegetazione. la coppia costruisce un nido sul terreno, prossimo all'acqua coperto da rami o vegetazione varia. Depone da sette a dodici uova di colore giallo - verde.[senza fonte]
Distribuzione e habitatPresente in Europa, Asia e Africa. Di passo, nidificante e svernante in Italia, la gran parte degli stormi europei è migratoria e si sposta nei paesi caldi dell'Africa settentrionale, mentre in Italia è parzialmente sedentaria. Molto più diffidente di altre specie della sua famiglia, è difficile trovarla nei parchi e nei giardini, ma preferisce acque interne isolate in estate, mentre si disperde nelle acque aperte e lungo le coste in inverno. È nota per la sua attitudine a tuffarsi. È più facile trovarla in grandi e rumorosi stormi, in laghi circondati da canneti, dove vengono costruiti i nidi.[senza fonte] SistematicaSono note 2 sottospecie:[2] L'alzavola americana, in passato classificata come Anas crecca carolinensis, è attualmente considerata una specie a sé stante.[2] ConservazioneLa IUCN classifica Anas crecca come specie a rischio minimo (Least Concern).[1] La IUCN Italia invece classifica Anas crecca come specie in pericolo (EN) a causa delle dimensioni estremamente ridotte (criterio D); il numero di individui maturi è infatti stimato in 40-100 (BirdLife International 2004). La specie è cacciabile secondo la legge 157/92[4] e adatta al consumo culinario. Note
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