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L'amarogentina è un secoiridoide glicosidico presente nella genziana (Gentiana lutea) e come principio attivo (0,05-0,15%) nella pianta medicinale indiana Swertia chirayita (chiretta), usata nella medicina Ayurvedica come tonico amaro nel trattamento della febbre e per varie malattie della pelle. È classificato come il composto naturale più amaro mai isolato[1], con un indice di amaro di 58.000.000, e mantiene un'amarezza percepibile al gusto anche se diluito in acqua nel rapporto di 1 a 20.000[2].
Proprietà farmaceutiche
L'amarogentina presenta proprietà farmaceutiche nella cura della leishmaniosi[3], in quanto in grado di uccidere il parassita Leishmania donovani che ne è la causa inibendo l'azione della DNA topoisomerasi I, e caratteristiche di chemopreventivo[4]. Presenta inoltre un'attività protettiva del fegato contro l'avvelenamento da tetracloruro di carbonio[5].
Note
- ^ Karan, M., Vasisht, K. and Handa, S. S, Supplement to Cultivation and Utilisation of Medicinal Plants, a cura di Handa, S. S. and Kaul, M. K. (ed), RRL, 1996, pp. 349–354.
- ^ Firenzuoli F, Le 100 erbe della salute, a cura di Tecniche Nuove (ed), 2000, –.
- ^ Ray S, Majumder HK, Chakravarty AK, Mukhopadhyay S, Gil RR, Cordell GA., Amarogentin, a naturally occurring secoiridoid glycoside and a newly recognized inhibitor of topoisomerase I from Leishmania donovani., in Journal of Natural Products, vol. 59, n. 1, 1996, pp. 27-29, PMID.
- ^ Saha P, Mandal S, Das A, Das S., Amarogentin can reduce hyperproliferation by downregulation of Cox-II and upregulation of apoptosis in mouse skin carcinogenesis model, in Cancer Lett., vol. 244, n. 2, 2006, pp. 252-259, PMID.
- ^ Bown D, Encyclopaedia of Herbs and their Uses, a cura di (ed), Dorling Kindersley, London, 1995, –.
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