Gli Altemps (inizialmente Alta Emps o Alta Ems) furono una famiglia nobiliare italiana, derivante da un ramo distaccatosi dalla principale casata austriaca dei Von Ems zu Hohenems, originari dell'odierna cittadina di Hohenems, nell'Austria occidentale (Vorarlberg).
La storia della famiglia Altemps fonda le sue radici su quella della casata austriaca dei Signori di Ems.
Il capostipite della casata principale è considerato un certo Marquardo: costui e la sua famiglia erano feudatari di un borgo di nome Ems o Emps, situato ai piedi di un monte, non molto distante dal Reno e dal Lago di Costanza. Tale borgo era sormontato da un castello, che, per essere distinto dal borgo stesso sottostante, venne chiamato Hohenembs o Hohenems, dove "hohen" sta per "alto"; da quest'ultima denominazione derivò il cognome di questa dinastia.
La famiglia, con Mark Sittich von Hohenems, si stabilì definitivamente a Roma al servizio della corte pontificia, al cui soglio vi era lo zio Pio IV. Creato cardinale nel 1561, assunse il cognome italianizzato di Alta Emps (o Alta Ems, dalla traduzione letterale di Hohenems), poi divenuto Altemps. Attraverso i molti e svariati incarichi al servizio della Chiesa e dello Stato Pontificio, il potere di Marco Sittico accrebbe notevolmente. Fu, inoltre, anche colui a cui si deve l'acquisto del celebre Palazzo Altemps di Roma e a cui si deve la costruzione della futura Villa Mondragone di Frascati. Per suo volere venne realizzata anche la magnifica Cappella della Clemenza nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
Nella sua vita, Marco Sittico ebbe anche due figli illegittimi: Altea, monaca, e Roberto. E proprio tramite suo figlio Roberto (1566–1586), sebbene morto a soli 20 anni, la dinastia italiana degli Altemps poté davvero prosperare e insediarsi nel panorama nobiliare della Penisola. Infatti, Roberto ottenne i feudi e i titoli di Marchese di Gallese, di Soriano e delle Rocchette, per poi venir creato primo Duca di Gallese.
L'eredità di famiglia continuò tramite Giovanni Angelo Altemps, figlio di Roberto, in linea diretta maschile fino al 1837, anno in cui la famiglia si estinse. Infatti, Giuseppe Maria Altemps, VIII duca di Gallese e morto quell'anno senza figli maschi[2], fu l'ultimo esponente della linea principale degli Altemps di Roma. Ma, l'eredità venne trasmessa al cugino di Giuseppe Maria, Marco Aniceto, del ramo cadetto degli Altemps trapiantatosi a Fermo.
Altemps di Fermo
Da Roberto Aniceto Altemps (1687–1742), V duca di Gallese (che tra l'altro fu anche colui che vendette il Marchesato di Soriano alla famiglia Albani) nacquero molti figli, tra cui si ricordano principalmente: Giuseppe Maria, primogenito ed erede, e Serafino.
Quest'ultimo, in particolare, si trasferì stabilmente a Fermo e qui morì nel 1783.
Dal matrimonio di Serafino con Teresa Bonomi nacquero molti figli, ovvero: 3 monache, 2 monaci, 1 frate, 3 morti infanti e l'erede, Roberto. Quest'ultimo ebbe dalla prima moglie, Orsola Grioni, il figlio ed erede Serafino. Questi, infine, si sposò con Caterina Palermi ed ebbe da lei 4 figli, di cui solo uno raggiunse l'età adulta: Marco Aniceto.
Marco Aniceto Altemps, nato nel 1822, venne chiamato all'eredità degli Altemps di Roma dal testamento redatto a Livorno il 23 luglio 1836 dal cugino, il duca Giuseppe Maria Altemps. Il cugino, infatti, era privo di eredi e con lui il ramo principale degli Altemps si sarebbe estinto. Per questo, alla sua morte nel 1837, Marco Aniceto divenne il IX duca di Gallese.
Marco Aniceto morì nel 1849, lasciando i suoi beni e i suoi titoli al figlio Giovanni che ad ogni modo morì anch'egli giovanissimo, condannando anche questo ulteriore ramo degli Altemps all'estinzione.
Così, l'eredità e il titolo di "Duca di Gallese" passarono nelle mani della famiglia Hardouin. Infatti, la vedova di Marco Aniceto, la cugina Lucrezia Altemps, si risposò con Giulio Hardouin, I duca di Gallese, che riuscì ad ottenere il titolo di "Duca di Gallese" per sé e i suoi discendenti.
Tuttavia vi era un altro ramo, quello di Napoli, a cui fu riconosciuto il titolo di Duca di Altemps (1897) passato in seguito a un ramo dei Boncompagni Ludovisi quando anche questo ramo si estinse nel XX secolo (nella linea maschile nel 1964). Il titolo di Duca di Altemps è oggi del principe Alessandrojacopo Boncompagni-Ludovisi-Rondinelli-Vitelli-Altemps (nato nel 1972). Si noti che anche questo ramo divenne parente degli Hardouin tramite le nozze di Altea Altemps con Luigi Maria Hardouin duca di Gallese.
Con la morte senza prole nel 1837 di Giuseppe Maria, il ceppo principale della famiglia Altemps si estinse in linea maschile. La successione, per testamento, passò a Marco Aniceto Altemps, cugino di Giuseppe Maria e membro del ramo cadetto degli Altemps di Fermo.
Con la morte senza prole nel 1849 di Marco Aniceto, anche quest'ulteriore ramo degli Altemps si estinse in linea maschile. La vedova Lucrezia Altemps Lezzani si risposò con l'ufficiale francese Giulio Hardouin, che riuscì ad ottenere così il titolo di "Duca di Gallese" per sé e i suoi discendenti.
Note
Annotazioni
^Col cardinale Marco Sittico Altemps la famiglia austriaca si impiantò a Roma e poté prosperare grazie a suo figlio Roberto, creato primo duca di Gallese, e alla di lui discendenza.
^Giuseppe Maria Altemps († 1837), figlio del duca Marco Sittico Altemps, fu l'VIII duca di Gallese e l'ultimo membro diretto della linea romana discendente dal cardinale e fondatore Marco Sittico Altemps.
^Marco Aniceto Altemps (1822–1849), figlio di Serafino Altemps del ramo cadetto di Fermo, verrà chiamato all'eredità dal testamento redatto dal cugino, il duca Giuseppe Maria Altemps, privo di eredi e ultimo membro degli Altemps di Roma. Morirà anch'esso senza eredi, parendo condannare la dinastia all'estinzione.
^Alla morte nel 1837 di Giuseppe Maria Altemps, VIII duca di Gallese, si estinse la principale linea degli Altemps, quella romana, discendente direttamente dal suo fondatore, il cardinale Marco Sittico Altemps. L'eredità degli Altemps passò al cugino di Giuseppe Maria, Marco Aniceto, del ramo cadetto degli Altemps trapiantatosi a Fermo dal XVIII secolo.
^Alla morte nel 1849 senza eredi di Marco Aniceto Altemps, IX duca di Gallese, anche il ramo cadetto degli Altemps di Fermo, così come quello principale di Roma, si estinse.
Fonti
^abFamiglia Altemps, in www.nobili-napoletani.it. URL consultato il 13 settembre 2020.
^Ebbe invece una figlia femmina, Isabella Maria Altemps, nata a Napoli il 23 agosto 1828, dalla relazione con Maria Grassini, con la quale il duca allora trentenne conviveva in strada Santa Maria Antesaecula n. 3, nella sezione Stella (v. ASNa, Città di Napoli, Stato civile della Restaurazione, Nati, Sezione Stella, an. 1828, n. 547). Successivamente, il 25 luglio 1848 nella chiesa di Montesanto di Napoli, Isabella Altemps convolò a nozze con Ferdinando Siniscalchi, nativo di Aversa, di professione caffettiere (v. ASNa, Città di Napoli, Stato civile della Restaurazione, Matrimoni, Sezione Montecalvario, an. 1848, n. 11)
Bibliografia
Volker Reinhardt, Le grandi famiglie italiane, Vicenza, 1996. ISBN 88-7305-489-7.