Alexandru Ioanițiu
Alexandru Ioanițiu (Botoșani, 2 febbraio 1890 – Baden, 17 settembre 1941) è stato un generale rumeno, veterano della prima guerra mondiale, dove si distinse particolarmente nel corso della campagna di Romania (1916-1917). Durante la seconda guerra mondiale ricoprì l'incarico di Capo di stato maggiore dell'esercito e Capo ufficio operazioni, distinguendosi nelle fasi iniziali dell'Operazione Barbarossa. Decorato con l'Ordine di Michele il Coraggioso di terza classe, e con la Croce di Commendatore dell'Ordine della Corona di Romania. Tra le due guerre mondiali fu autore di opere di carattere militare e collaboratore della rivista România Militară. BiografiaNacque a Botoșani, nel nord della Moldavia, il 2 febbraio 1890.[1] Arruolatosi nell'esercito rumeno, frequentò la Scuola militare di Iași, la Scuola di Artiglieria e genio (1908-1910) da cui uscì con il grado di sottotenente nel 1910, e la Scuola di applicazione d'artiglieria (1912-1914), venendo promosso tenente nel 1913.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno di Romania, avvenuta nel 1916 combatté sul fronte rumeno in Dobrugia (15 agosto-1 novembre), a Neajlov (16-20 novembre) e durante la battaglia di Argeș (1-3 dicembre 1916). Promosso capitano nel 1916, divenne maggiore nel 1917[2] e si distinse nel corso della battaglia di Mărășești (6 agosto-8 settembre 1917). Dopo la fine della guerra fu ammesso a frequentare la Scuola superiore della guerra di Bucarest (1919-1920), ottenendo il brevetto di ufficiale di stato maggiore.[2] Promosso tenente colonnello nel 1928, divenne colonnello nel 1933, e generale di brigata nel 1939. In questi anni ricoprì importanti incarichi: comandante del 1º Reggimento di artiglieria di frontiera (1934-1936), Capo sezione coordinamento dello Stato maggiore (1936-1938), Capo della segreteria del Consiglio supremo della difesa nazionale (1937), comandante della 3ª Brigata di artiglieria (1938-aprile 1939).[1] Tra il maggio 1939 e il settembre 1940 fu comandante della Scuola superiore di guerra.[1] L'8 giugno 1940 fu insignito del titolo di Commendatore dell'Ordine della Corona di Romania,[3] e due giorni dopo fu creatore della prima compagnia di paracadutisti dell'esercito rumeno.[4] Il 6 settembre 1940 fu nominato Capo di stato maggiore dell'esercito e Capo ufficio operazioni in sostituzione del generale Gheorghe Mihail.[5] Si adoperò subito per migliorare l'equipaggiamento dell'esercito in vista dell'inizio delle operazioni contro l'Unione Sovietica, che fu deciso durante il Consiglio dei Ministri del 2 maggio 1941 cui, oltre a lui, parteciparono i generali Iosif Iacobici, Grigore Georgescu, Gheorghe Dobre, Constantin Pantazi, Gheorghe Jienescu, Costantin Z. Vasiliu, e Ilie Şteflea.[6] Il giorno 4 dello stesso mese comunicò al comando della 3ª Armata di prepararsi a collaborare con le truppe tedesche che sarebbero entrate in Romania.[6] Fu il pianificatore delle operazioni dell'esercito rumeno nelle fasi iniziali dell'Operazione Barbarossa, lanciata il 22 giugno 1941.[2] Il 17 settembre dello stesso anno accompagnò il generale Ion Antonescu in una visita sul fronte russo in occasione dell'assedio di Odessa.[2] L'aereo del capo del governo atterrò nel villaggio di Baden, vicino ad Odessa.[2] Appena sbarcato dall'aereo rimase vittima di un improvviso incidente, a causa di circostanze mai chiarite fu colpito dall'elica dell'aereo che era ancora in moto, rimanendo ucciso sul colpo.[2] Successivamente, con un decreto del Capo dello Stato rumeno del 22 settembre 1941, firmato da Mihai Antonescu, fu promosso postumo al rango di generale di divisione,[7] e l'8 ottobre insignito dell'Ordine di Michele il Coraggioso di terza classe. Una via di Botoșani porta il suo nome.[2] Onorificenze— 8 ottobre 1941[8]
— 8 giugno 1940[9]
Pubblicazioni
NoteAnnotazioni
Fonti
Bibliografia
Collegamenti esterni
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