Aldo BruscaglioniAldo Bruscaglioni (Firenze, 25 maggio 1902 – 14 settembre 1978) è stato un latinista e grecista italiano. ![]() BiografiaLaureatosi in lettere con una tesi in letteratura italiana, insegnò la medesima materia nei ginnasi di Faenza e Sondrio, e a Firenze nei licei Michelangelo, Galileo e Dante. Si interessò alle vicende letterarie della società fiorentina nel periodo tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, arricchendo la propria biblioteca delle opere più significative degli scrittori dell'epoca.[1] Detta biblioteca privata, conosciuta come Fondo Aldo Bruscaglioni, è oggi custodita presso il Gabinetto Vieusseux, nota istituzione culturale di Firenze. Pubblicò presso le case editrici Barbera, Le Monnier e D'Anna, antologie di testi latini per le scuole medie, commenti ad alcuni libri dell'Eneide tra cui quello nella traduzione di Annibal Caro[2], manuali di storia delle letterature latina e greca e di scelte di autori greci. Le sue opere sono caratterizzate da una conoscenza sia degli aspetti storico-letterari sia di quelli linguistici, accompagnata a senso della sintesi ed esposizione semplice ed elegante. Dal punto di vista della storia della lingua, evidenziò il rapporto che storicamente si istituisce tra le diverse forme dialettali e i singoli "generi" letterari. Fondamentale il concetto secondo cui la lingua dei poeti greci è una Kunstsprache, ossia linguaggio d'arte, più o meno distante dalla parlata dell'uso, e che ogni genere letterario tende a mantenere la propria veste linguistica al di là della distanza spazio-temporale, cosicché il linguaggio epico-ionico di Omero fu sempre usato da chi, in ogni parte del mondo greco e in ogni epoca anche tarda, scrisse poemi epici[3]. Terminata l'attività nel 1972, morì nel 1978, donando i libri di lavoro al liceo Dante di Firenze. Opere
Onorificenze— 31 luglio 1973
Note
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