AlbiziaAlbizia Durazz., 1772 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Fabacee, comprendente un centinaio di specie tra alberi e arbusti, originari della zona tropicale di Africa, Asia e Australia.[1] Il nome è un omaggio al naturalista fiorentino Filippo degli Albizzi, che per primo lo introdusse in Europa verso la metà del '700 da Costantinopoli[2]. DescrizioneSimile all'acacia se ne differenzia per gli stami riuniti alla base; le foglie decidue composte sono formate da molte coppie di foglioline, i fiori di varia foggia a volte simili a quelli delle mimose, profumati, in spighe o a forma di piumino, hanno colori che vanno dal bianco al giallo al rosato, e si possono ammirare da luglio a settembre. Le specie arboree possono raggiungere l'altezza di 4–10 m.[senza fonte] TassonomiaIl genere comprende le seguenti specie:[1] ![]() ![]() ![]()
ColtivazioneMolte specie vengono coltivate come piante ornamentali, tra le più diffuse ricordiamo Albizia julibrissin, nota come 'Acacia di Costantinopoli o Gaggia arborea, coltivata in varie parti d'Italia, Albizia anthelmintica originaria dell'Africa, ed infine Albizia lebbeck, albero originario dell'Asia meridionale. Sono tutte piante semi-rustiche che sopportano bene anche gli ambienti inquinati o salmastri e ben si adattano all'arredo urbano di viali, parchi e giardini. Altre specie asiatiche hanno importanza nell'economia locale, specialmente in India, per la produzione di gomma, come Albizia procera. Richiedono esposizione soleggiata ma riparata dai venti freddi, preferisce suoli freschi, fertili leggeri e ben drenati, adattandosi però anche in quelli asciutti. Vanno generosamente irrigate nella stagione vegetativa. Si possono collocare a dimora in primavera.[senza fonte] Avversità
Note
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