Alberico II di Mâcon
Alberico II di Mâcon, Albéric ou Aubry in francese, Alberic in catalano e Albericus in latino (935 – 10 settembre 982), fu Conte di Mâcon dal 961 fino alla sua morte. OrigineSecondo il Cartulaire de Saint-Vincent de Mâcon, Alberico era figlio del Conte di Mâcon, Letaldo II, e della sua prima moglie, Ermengarda di Chalon[1], figlia del conte di Chalon e Digione e signore di Vergy, Manasse II di Châlon e di Ermengarda di Provenza (Manassei et Ermengardis), come ci viene confermato dal documento nº 432 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 1[2].
BiografiaSuo padre, Letaldo, assieme alla madre (Letaudi, Ermentrudis coniugis sue) sottoscrisse il documento n° CXI, sempre del Cartulaire de Saint-Vincent de Mâcon, datato tra il 936 ed il 941, inerente a una donazione alla chiesa di Saint-Vincent a Mâcon, di suo nonno, Alberico Conte di Mâcon (Albericus comes)[1]. Alberico rimase orfano di madre, prima del 941, in quanto in quell'anno, suo padre, Letaldo era già sposato con la seconda moglie, Berta (Letaudus comes et uxor mea Berta), come ci viene confermato dal documento n° CCCCLXXXVIII del Cartulaire de Saint-Vincent de Mâcon, in cui viene citato anche Alberico (Alberici filii sui)[4]. Alberico viene citato come figlio di Letaldo II (Alberici, filii ejus) nel documento nº 729 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 1, datato tra il 948 ed il 949, in cui suo padre, Letaldo II, nel 955, fece una donazione all'abbazia di Cluny[5]. Alla morte del Conte titolare di Mâcon, Ugo il Nero di Borgogna, nel 952, suo padre, Leotaldo venne confermato nella contea di Macon e nella signoria di Besançon e mantenne buoni rapporti sia coi re di Francia, Luigi IV e Lotario IV, sia col re di Arles, Corrado III di Borgogna, giurando fedeltà ad entrambi per le rispettive competenze[6]. Alberico viene citato come figlio di Letaldo II, assieme alla nonna, la madre di Letaldo, Tolana (filii mei, Alberici matrisque meae Etolane) nel documento nº 976 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 2, in cui suo padre, Letaldo II, nel 955, fece una donazione all'abbazia di Cluny[7]. Nel 961, suo padre, Letaldo II viene ancora citato, assieme ad Alberico (domni Leotaldi comitis, cum filio suo Alberico), nel documento nº 1100 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 2[8].
Anche il documento n° VII del Cartulaire de Saint-Vincent de Mâcon, ricorda che Alberico fu il terzo Conte di Mâcon (atque post illum, Albericus filius Leotaldi comitis)[3].
Nel gennaio del 971, secondo il documento nº 1291 del Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny. Tome 2, Alberico (Albericus comes) con la moglie Ermetrude (Ermentrudis coniuge sua) fece una donazione all'abbazia di Cluny[13].
Alberico morì nel 982; secondo gli Obituaires de Lyon II, Eglise cathédrale de Mâcon (non consultati), Alberico II era morto il 10 settembre[14].
Matrimonio e discendenzaAlberico aveva sposato, tra il 966 (in quanto in quella data, Ermetrude non viene ancora citata[12]) ed il 970 (in quanto nel gennaio del 971, Alberico e Ermetrude risultano già sposati[13]), la nipote del re Lotario IV[6], Ermentrude di Roucy, figlia del conte Rinaldo di Roucy e di Alberada di Lotaringia, figlia di Gilberto di Lotaringia e di Gerberga di Sassonia[15].
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiograficaVoci correlateCollegamenti esterni
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