Nato preso Wāṣit, a Qaryat Ḥasan, nelle marcite del meridione iracheno chiamate "al-Baṭāʾiḥ", Aḥmad b. ʿAlī al-Rifāʿī (o più semplicemente Aḥmad al-Rifāʿī) fu il fondatore dell'ordine sufi della Rifāʿiyya.
Nell'opera intitolata Wafayāt al-Aʿyān ("Necrologi delle persone illustri", dizionario biografico di Ibn Khallikān), Aḥmad al-Rifāʿī viene presentato come un eminente giurista (faqih) sciafeita di orientamento teologicoash'arita e come un grande Maestro di spiritualità sufi,[1] ma era assai apprezzato anche per le sue capacità taumaturgiche, che diventeranno la marca degli aderenti alla sua ṭarīqa.
Non è arrivato fino a noi granché dei suoi scritti e si conoscono appena i suoi Ḥikam (Detti di saggezza) - una raccolta di sentenze e di consigli rivolti ai suoi discepoli) - e i Niẓām al-khāṣṣ li-Ahl al-ikhtiṣāṣ: una guida ai comportamenti raccomandati per il sufi nel suo sforzo di ascesi verso Allah.[1].
Il sepolcro e il santuario a lui dedicato si trovano a Umm ʿUbayda, presso Tell ʿAfar, nell'Iraq settentrionale.[2] Si trovano santuari e moschee, a lui dedicate, in molte città arabe tra cui la moschea Moschea di al-Rifa'i al Cairo.
Note
^abDjaffar Mohamed Sahnoun, La perception mystique en islam : essai sur les origines et le développement du soufisme, Éditions Publibook université, 2009, p. 372.