Agnolo Doni

Ritratto di Agnolo Doni di Raffaello Sanzio (1506)

Agnolo Doni (14741539) è stato un mercante e mecenate italiano.

Biografia

Ricco mercante di stoffe, sposò la quindicenne[1] Maddalena Strozzi il 31 gennaio 1504;[2] la giovane portava in dote millequattrocento fiorini.[3] Vasari lo descrive come un "cittadino fiorentino [...] che molto si dilettava aver cose belle, così d'antichi come di moderni artefici". Nell'edizione del 1568 de Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, Vasari aggiungerà qualche dettaglio sul carattere di questo collezionista e mecenate, specificando che "quanto era assegnato nell'altre cose, tanto spendeva volentieri, ma con più risparmio che poteva, nelle cose di pittura e di scultura, delle quali si dilettava molto". Vasari racconta anche che Doni "edificò [una casa] bella e comodissima in Firenze nel corso de' Tintori, appresso al canto degl'Alberti": Palazzo Doni.

Oltre a collezionare antichità, commissionò opere d'arte a diversi artisti, tra cui Fra Bartolomeo ("un quadro di una Nostra Donna"), Morto da Feltre ("molti quadri, di variate e bizzarre grottesche") e, soprattutto, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. Tra il 1505 e il 1506 Raffaello infatti realizzò per lui un ritratto della moglie Maddalena e, successivamente, uno dello stesso Doni; i ritratti rimasero in mano agli eredi a Palazzo Doni fino al 1826, quando le tele furono cedute al granduca Leopoldo II di Toscana. Fu sempre Agnolo a commissionare a Michelangelo quello che diventerà noto come Tondo Doni, forse per celebrare le nozze con Maddalena Strozzi nel 1504[4] o in occasione del battesimo della loro primogenita Maria nel 1507.[5] Pare che la coppia avesse avuto anche quattro figli, tutti morti appena dopo la nascita e tutti chiamati "Giovanni Battista".[6]

Note

  1. ^ (EN) Paola Tinagli, Women in Italian Renaissance Art: Gender, Representation and Identity, Manchester University Press, 1997, p. 95, ISBN 978-0-7190-4054-2.
  2. ^ (EN) David Franklin, Painting in Renaissance Florence, 1500-1550, Yale University Press, 2001, p. 70, ISBN 978-0-300-08399-6.
  3. ^ (EN) Tamara Smithers (a cura di), Michelangelo in the New Millennium: Conversations about Artistic Practice, Patronage and Christianity, BRILL, 11 marzo 2016, p. 56, ISBN 978-90-04-31363-7. URL consultato il 18 gennaio 2025.
  4. ^ Marta Álvarez González, Michelangelo, collana I geni dell'arte, Nuova ed, Mondadori, 2008, p. 54, ISBN 978-88-370-6434-1.
  5. ^ AA. VV., Galleria degli Uffizi, collana I Grandi Musei del Mondo, Roma, Scala Group, 2003, pp. 157-159.
  6. ^ Giulio Busi, Michelangelo, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-520-8355-6.

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