Aegolius funereus
La civetta capogrosso (Aegolius funereus (Linnaeus, 1758)), detta anche gufo boreale, è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidi.[2] DescrizioneÈ un rapace notturno di piccole dimensioni con grande testa squadrata priva di ciuffi di penne. Ha forme tozze e compatte con ali arrotondate che raggiungono l'apice della coda nell'animale posato; il capo, grande e squadrato, presenta un netto disco facciale che circonda gli occhi gialli, bordato da un anello di penne brune con fitte macchie bianche a goccia.
Il colorito delle parti inferiori è biancastro con sfumature bruno grigie; le parti superiori sono bruno scure con macchie
bianche, più estese sulle spalle.[senza fonte] BiologiaLa civetta capogrosso è assai confidente, non teme l'uomo. L'adulto si affaccia al foro d'ingresso del nido se viene lievemente grattata la corteccia alla base del tronco; tale comportamento è probabilmente volto a prevenire gli attacchi di predatori arboricoli ed in particolare della martora.[senza fonte] VoceIl canto inconfondibile è composto da una serie di 5-7 note emesse in rapida successione ("ou-ou-ou-ou-ou-ou-ou"); le strofe si ripetono in serie anche molto lunghe e vengono emesse soprattutto nelle ore notturne in inverno e primavera.[senza fonte] AlimentazioneCattura soprattutto piccoli mammiferi (topi, arvicole, toporagni, gliridi) e uccelli sino alle dimensioni del merlo. Come gli altri rapaci notturni ingoia le prede intere o solo sommariamente dilaniate, rigurgitando in seguito le parti non digerite sotto forma di borre oblunghe. Caccia solitamente nelle ore notturne; specie in inverno e primavera è talvolta possibile scorgerla in attività in pieno giorno.[senza fonte] RiproduzioneSi riproduce in cavità di alberi, quasi sempre rappresentate dai nidi scavati all'interno di grandi tronchi dal picchio nero; la recente espansione di quest'ultima specie, pare abbia favorito la civetta capogrosso in buona parte del suo areale centro-europeo.[senza fonte] Distribuzione e habitatLa civetta capogrosso si può osservare in Eurasia e in America del Nord[1]; in Italia nidifica sulle Alpi, in habitat boschivi. È una specie tipica della taiga. Caccia soprattutto nei settori di foresta con copertura arborea rada e in prossimità di chiarìe e pascoli. SistematicaSono state descritte 7 sottospecie:[2]
Note
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