Appartenente a una famiglia di povere condizioni compie i suoi studi presso il seminario di Beauvais dove poi sarà insegnante di materie umanistiche. Ordinato prete nel 1676 viene nominato curato di Lardières, poi canonico di Beaumont-les-Nonains.
Insoddisfatto della vita di provincia vita si trasferisce a Parigi come bibliotecario nella casa dell'avvocato generale e uomo politico Chrétien François I de Lamoignon. Lettore accanito acquisisce una vasta cultura compilando il catalogo ragionato della biblioteca in 32 volumi. In questo periodo scriverà opere a contenuto erudito, soprattutto di storia e religione.
Nel 1690, sollecitato da Jean-Baptiste Le Grand, erede dei manoscritti di Cartesio, scrive una biografia che doveva fare parte di un'edizione completa delle opere e della corrispondenza, che però non sarà pubblicata; l'opera è ancora oggi una delle fonti principali per la conoscenza della vita di Cartesio, perché Baillet ha potuto utilizzare documenti in seguito perduti.
Il suo Jugement des savants suscita qualche critica perché viene giudicato troppo favorevole alle tesi gianseniste. La polemica con i Bollandisti acquista toni pesanti quando Baillet mette in dubbio i dogmi (non ancora proclamati dal Papa dell'epoca) relativi all'Immacolata concezione e all'Assunzione in un'opera intitolata Dévotion à la Vierge che viene subito messa all'Indice dei libri proibiti. Lo stesso accadrà per la gran parte delle sue Vite dei santi dove eliminando tutti quei miracoli che gli sembrano inverosimili egli si avvicina pericolosamente alle tesi dei riformisti.
Indebolito dagli studi eccessivi, per la salute malferma e per l'austerità di vita, muore prematuramente nel 1706.
Opere
Jugement des savants sur les principaux ouvrages des auteurs, 1685-86, 9 volumi
Des Enfants devenus célèbres par leurs études et par leurs écrits, 1688
Des Satires personnelles, traité historique et critique de celles qui portent le titre d'Anti, 1689, 2 volumi
Auteurs déguisés sous des noms étrangers, empruntés, supposés, faits à plaisir, chiffrés, renversés, retournés ou changés d'une langue en une autre, 1690
Histoire de la Hollande, depuis la trêve de 1600, où finit Grotius, jusqu'à notre temps, 1690, 4 volumi
Vie de Descartes, 1691, 2 volumi
La vie de mr. Des-Cartes. Réduite en abregé, 1692
Vie d'Edmond Richer, 1693
Dévotion à la Vierge et le culte qui lui est dû, 1694
Les vies des saints, composées sur ce qui nous est resté de plus authentique et de plus assuré dans leur histoire, 1701, 3 volumi
Histoire des démêlés du pape Boniface VIII avec Philippe le Bel, roi de France, 1717
Histoire des festes mobiles dans l'Église, suivant l'ordre des Dimanches & des Feries de la Semaine, Paris. Chez Jean de Nully, 1703.
Note
^ Indicato come «primo biografo di Cartesio» in Antonio Malo, Certezza e volontà: saggio sull'etica cartesiana, Armando Editore, 1994, p.17 e in Inoltre, Editoriale Jaca Book, 2009, p.157. Diversamente in Renato Cartesio, Discorso sul metodo, Rusconi Libri, 2015, nota 25: «Adrien Bailet, uno dei primi biografi di Cartesio (dopo Daniel Lipstorp e Pierre Borel)». Il testo di Lipstorp (Specimina philosophiae cartesianae) è del 1653, quello di Borel (Vitae Renati Cartesii) del 1656, ma si tratta di due biografie di poche pagine.
^Ove non indicato diversamente, le informazioni contenute nella voce hanno come fonte: Alceste Bisi Gaudenzi, Enciclopedia Italiana (1930) alla voce corrispondente
Bibliografia
Edizioni moderne della Vita di Cartesio
Adrien Baillet, Vie de Descartes, edizione in un volume: La vie de monsieur Descartes. Suivi de Abrégé de la vie de M. Baillet, Paris: Éditions des Malassis, 2012.
Adrien Baillet, La vie de mr. Des-Cartes. Réduite en abregé, nuova edizione col titolo: Vie de Monsieur Descartes, Paris, La Table Ronde, 1992 (traduzione italiana: Vita di Monsieur Descartes, a cura di Lelia Pezzillo, Milano, Adelphi, 1996).
Studi su Adrien Baillet
Augustin Frion, (nipote di Baillet), Abrégé de la vie de M. Baillet, (nella nuova edizione a cura di Bernard de La Monnoye dei Jugements des savants di Baillet, vol. I, Parigi 1722, Amsterdam 1726, pp. 3-28).
J. P. Nicéron, Mémoires pour servir à l'histoire des hommes illustres, Parigi 1729-1745.
Dinah Ribard, "Baillet, Adrien (1649–1706)" in Dictionary of 17th Century French Philosophers, 2 vols., a cura di Luc Foisneau, Bristol, Thoemmes, 2008, vol. I, pp. 72–75.
Gregor Sebba, "Adrien Baillet and the Genesis of His Vie de M. Des-Cartes", in Thomas M. Lennon et al. (a cura di), Problems of Cartesianism, Kingston & Montreal, McGill's Queens University Press, 1982, pp. 9-60.