Abbazia di Sant'Apollinare
L'abbazia di Sant'Apollinare sorge nella frazione di Pianello Vallesina, comune di Monte Roberto, in provincia di Ancona, nelle Marche. È probabilmente la più antica abbazia della Vallesina[1], e sorge sull'area ipotizzata dell'antica Planina[1][2] raccontata da Plinio il Vecchio nella Naturalis historia, in una zona circondata dal verde e da dolci colline puntellate di antichi paesi medievali, i Castelli di Jesi. Storia e descrizioneL'Abbazia venne fondata nel VII-VIII secolo dai monaci benedettini migrati nella Valle dell'Esino. Quest'ultimi utilizzarono come materiale da costruzione, i resti dell'antica Planina[2], andata distrutta dalle incursioni barbariche. Venne dedicata a Sant'Apollinare, vescovo di Ravenna, come eco del dominio ravennate-bizantino del VI-VII secolo che vedeva in queste terre la zona di confine tra Bizantini e Longobardi. Conobbe il massimo splendore nei secoli XIII-XIV, quando i loro abati riscuotevano le decime della Diocesi per la Santa Sede[1]. Il XIII secolo vide, infatti, anche la ricostruzione della chiesa attuale[2], dalle semplici forme, con facciata a capanna tripartita e corpo leggermente aggettante incentrato sul portale gotico. L'interno è a unica navata con copertura a capriate e abside piatta. Nel Quattrocento iniziò quel lento decadimento che portò al definitivo abbandono dei monaci nel XVI secolo[1]. La struttura della chiesa, pressoché rimasta intatta, venne restaurata una prima volta nel 1928, quando furono ricostruiti gli archetti pensili della facciata e aggiunto il campanile. Ancora una volta nel 1973-74. In quell'occasione, smontando la pala settecentesca, emerse l'affresco absidale del 1508 attribuito ad Arcangelo di Andrea di Bartolo da Jesi[3][1]. Note
Bibliografia
Voci correlate
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