AS Adema-SO de l'Emyrne 149-0
La partita di calcio tra AS Adema e SO de l'Emyrne, disputatasi giovedì 31 ottobre 2002 e valevole per il campionato professionistico del Madagascar, detiene il primato di partita ufficiale con il maggior numero di reti segnate, essendo terminata con il punteggio di 149-0 in favore dell'AS Adema.[1] AvvenimentiAntefattoEntrambe provenienti dalla città di Antananarivo, capitale del Madagascar,[1] l'AS Adema e il SO de l'Emyrne si fronteggiarono in un derby valido per l'ultima giornata del campionato nazionale, strutturato in un girone all'italiana composto da quattro diverse squadre;[2] tuttavia, l'incontro sarebbe stato ininfluente ai fini della classifica finale poiché nel turno precedente il SO de l'Emyrne aveva pareggiato contro il Domoina Soavina a causa di un contestato calcio di rigore assegnato dall'arbitro Benjamin Razafintsalama.[1] Alla vigilia dell'ultima giornata, la classifica era la seguente:[1]
Pre-partitaBenjamin Razafintsalama fu nominato arbitro anche per il derby tra l'AS Adema e il SO de l'Emyrne,[1] suscitando le rimostranze dell'allenatore di questi ultimi;[1] contrariato dal calcio di rigore fischiato contro la sua squadra nella partita precedente,[1] il tecnico invitò i propri calciatori a realizzare volontariamente delle autoreti in segno di protesta.[3] PartitaPer tutti i novanta minuti di gioco, i calciatori del SO de l'Emyrne segnarono volontariamente nella propria porta;[3] i tifosi, furibondi, abbandonarono le tribune chiedendo invano il rimborso del biglietto.[4] In ragione del punteggio, oltre al primato di reti segnate,[5] si superò anche il record di differenza reti detenuto dagli scozzesi dell'Arbroath, che nel 1885 sconfissero il Bon Accord di Aberdeen per 36-0.[6] ConseguenzeNei giorni seguenti, la federazione del Madagascar squalificò il SO de l'Emyrne da tutti i tornei professionistici per dieci anni; la squadra fu quindi costretta a ripartire dai dilettanti e chiuse i battenti nel 2006.[7] A livello individuale, l'allenatore del SO de l'Emyrne fu punito con tre anni di squalifica,[7] mentre alcuni calciatori furono sospesi fino all'inizio del campionato successivo.[8] Tabellino
Note
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