La sua declinazione comporta che possa essere osservata, nell'emisfero boreale, soprattutto nei mesi autunnali e invernali. Nell'emisfero sud, per via della sua alta declinazione e tenue luminosità, è osservabile con difficoltà.
La sua magnitudine pari a 4,80 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.
64 Tauri appare piuttosto vicina ad altre due stelle della costellazione del Toro, Hyadum II e 68 Tauri, con le quali condivide la designazione δ Tauri nella nomenclatura di Bayer.
Con una parallasse determinata da Gaia in 21,6192 ± 0,0994 mas,[1] la distanza dal sistema solare può essere calcolata in 46,255 pc, corrispondenti a 150,8 anni luce.
Nel 2007, C. Schröder e J. Schmitt rilevarono emissioni nei raggi X nel 10-15% delle stelle di classe A che osservarono con il telescopio spazialeROSAT, tra cui anche da 64 Tauri. Poiché i modelli di fisica stellare non prevedono che stelle appartenenti a tale classe emettano raggi X, è stato supposto che 64 Tauri possa avere una compagna non ancora altrimenti rilevata, oppure che sia casualmente allineata con sorgente di raggi X.[8][9]
^(EN) B. Stelzer, G. Micela, N. Huélamo e M. Hünsch, Search for Low-mass Companions to X-ray Emitting A-type Stars, in S. Hubrig, M. Petr-Gotzens e A. Tokovinin (a cura di), Multiple Stars Across the H-R Diagram. ESO Astrophysics Symposia, Berlino, Springer, 2008, pp. 299-302, DOI:10.1007/978-3-540-74745-1_38.