Yamato - L'ultima battaglia

Yamato - L'ultima battaglia
Scena del film
Titolo originaleUchuu Senkan Yamato Kanketsu Hen
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1983
Durata163 min[1]
Genereanimazione
RegiaLeiji Matsumoto, Tomoharu Katsumata, Toshio Masuda, Yoshinobu Nishizaki
SoggettoLeiji Matsumoto
SceneggiaturaLeiji Matsumoto, Yoshinobu Nishizaki
ProduttoreYoshinobu Nishizaki
Casa di produzioneToei Animation
MusicheHiroshi Miyagawa, Kentaroh Haneda
Art directorGeki Katsumata
Character designShinya Takahashi
AnimatoriTakashi Nakamura, Yoshinori Kanada
Doppiatori originali

Yamato - L'ultima battaglia (宇宙戦艦ヤマト・完結編?, Uchuu Senkan Yamato Kanketsu Hen, lit. "Corazzata spaziale Yamato: Saga finale").[2] è un film d'animazione del 1983 diretto da Leiji Matsumoto, Tomoharu Katsumata, Toshio Masuda e Yoshinobu Nishizaki.

Si tratta del quarto film cinematografico ispirato alla serie manga ed anime Star Blazers.

Trama

L'avvicinarsi del pianeta acquatico Aquarius minaccia la Terra, che rischia di essere inondato e distrutto. Non si tratta però di una casualità: Aquarius è entrato in rotta di collisione con la Terra per via delle macchinazioni dei Dinguil, una malvagia razza aliena che ha perso la propria madre patria nello stesso modo. Per l'ennesima volta, l'unica speranza per la Terra è rappresentata dalla corazzata spaziale Yamato che dovrà deviare la rotta di Aquarius e scongiurare la collisione con la Terra.

La versione integrale del film termina con il matrimonio di Kodai con la sua innamorata storica Yuki, e la conseguente "consumazione" del matrimonio.[3]

Colonna sonora

Sigle finale

Note

  1. ^ (EN) Jonathan Clemens e Helen McCarthy, The Anime Encyclopedia: A Guide to Japanese Animation Since 1917 (Revised and Expanded edition), Stone Bridge Press, 2006, p. 611, ISBN 1-933330-10-4.
  2. ^ Not quite yamato, in StarBlazers.com. URL consultato il 2 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
  3. ^ THE GRAND FINALE, in StarBlazers.com. URL consultato il 10 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2007).

Collegamenti esterni