Volo Pakistan International Airlines 268

Volo PIA 268
I resti dell'impennaggio dell'Airbus A300 dopo lo schianto contro la montagna
Tipo di eventoIncidente
Data28 settembre 1992
TipoVolo controllato contro il suolo causato da errore del pilota, carte di navigazione improprie e malfunzionamento del GPWS
LuogoKatmandu, aeroporto Internazionale Tribhuvan e Mahabharat Range
StatoNepal (bandiera) Nepal
Coordinate27°31′58″N 85°17′05″E
Tipo di aeromobileAirbus A300B4-203
OperatorePakistan International Airlines
Numero di registrazioneAP-BCP
PartenzaAeroporto Internazionale Jinnah, Caraci, Pakistan
DestinazioneAeroporto Internazionale Tribhuvan, Katmandu, Nepal
Occupanti167
Passeggeri148
Equipaggio19
Vittime167
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Nepal
Volo Pakistan International Airlines 268
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Pakistan International Airlines 268 era un volo passeggeri di linea internazionale dall'aeroporto Internazionale Jinnah, in Pakistan, all'aeroporto Internazionale Tribhuvan, in Nepal. Il 28 settembre 1992, un Airbus A300 operante su tale tratta si schiantò contro una montagna durante l'avvicinamento a Katmandu. Tutti i 167 occupanti persero la vita nell'incidente.[1] Rimane, ad oggi, il sesto incidente per numero di vittime coinvolgente un Airbus A300 e il peggior disastro aereo mai avvenuto nella storia nepalese.[2][3]

L'aereo

Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Airbus A300, marche AP-BCP, numero di serie 025. Volò per la prima volta il 23 marzo 1976 e, prima di essere ceduto a Pakistan International Airlines, fece parte delle flotte di Bavaria Fluggesellschaft, EgyptAir, Hapag-Lloyd, Kuwayt Airways, Air Jamaica e Condor Flugdienst. Era alimentato da 2 motori turboventola General Electric CF6-50C2. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva circa 16 anni.[4]

L'equipaggio

Il capitano era il 49enne Iftikhar Janjua; aveva 13 192 ore di esperienza di volo, delle quali 6 260 sull'Airbus A300. Il primo ufficiale era il 38enne Hassan Akhtar; aveva 5 849 ore di volo, di cui 1 469 sull'Airbus A300.

A bordo c'erano due ingegneri di volo (anziché uno), uno in servizio e l'altro in osservazione. L'ingegnere di volo era un maschio di 40 anni che aveva 5 289 ore di volo, di cui 2 516 sull'Airbus A300. L'ingegnere di volo osservante, Muhammad Ashraf, 42 anni, aveva 8 220 ore di volo, delle quali 4 503 sull'Airbus A300.

L'incidente

Un Airbus A300 simile a quello coinvolto nell'incidente.

Il volo 268 partì da Caraci alle 11:13 ora locale, orario standard per Katmandu. Dopo aver contattato il controllo del traffico aereo nepalese, l'aereo venne autorizzato ad effettuare un avvicinamento da Sud chiamato "Sierra". Un aereo autorizzato a utilizzare questo avvicinamento era all'epoca diretto a passare a un'altitudine di 15 000 piedi (4 600 m) sopra un punto di segnalazione chiamato "Romeo", situato 41 miglia a Sud del VOR di Katmandu. L'aereo doveva quindi scendere in sette passi a 5 800 piedi (1 800 m), passando sopra il successivo punto di segnalazione "Sierra" situato a 10 DME ad un'altitudine di 9 500 piedi (2 900 m). Questo percorso permetteva agli aeromobili di oltrepassare la catena montuosa del "Piccolo Himalaya", situata a Sud di Katmandu, ad un'altitudine sicura.

Alle 14.30, poco dopo aver riferito di trovarsi a 10 DME, l'aereo si schiantò a 7 300 piedi (2 200 m) sul lato di una montagna alta 8 250 piedi (2 510 m), disintegrandosi all'impatto e provocando la morte di tutti gli occupanti; l'impennaggio si separò e cadde nella foresta alla base del fianco della montagna.[5][6]

Il disastro avvenne 59 giorni dopo l'incidente del volo Thai Airways International 311 a nord di Katmandu.[7]

Le indagini

I dati estratti dal registratore vocale della cabina di pilotaggio da parte degli investigatori del Transportation Safety Board of Canada (TSB), che assistette alle indagini, non contenevano conversazioni riguardanti problemi al velivolo. Tuttavia, i dati recuperati dal registratore dei dati di volo mostravano che l'aeromobile iniziò ogni fase della sua discesa un passo troppo presto. A 16 DME, l'aereo era di ben 1 000 piedi (300 m) al di sotto dell'altitudine alla quale si sarebbe dovuto trovare; a 10 DME, 1 300 piedi (400 m) al di sotto. L'aereo si avvicinò al Piccolo Himalaya a un'altitudine insufficiente, e si schiantò contro il pendio Sud. Sebbene i piloti del volo 268 riferissero accuratamente l'altitudine al controllore del traffico aereo, questo non fece nulla per avvisarli del fatto che erano troppo bassi, fino a pochi secondi prima dell'incidente.

Gli investigatori stabilirono che l'incidente era stato causato principalmente da un errore del pilota. La visibilità era scarsa a causa del cielo coperto e il Ground Proximity Warning System non si attivò in tempo a causa del terreno ripido. Anche le carte di avvicinamento a Katmandu rilasciate ai piloti PIA risultavano poco chiare, e i controllori del traffico aereo nepalesi vennero giudicati timorosi e riluttanti a intervenire in ciò che vedevano come questioni di pilotaggio come la distanza dal terreno.[8] Il rapporto raccomandava che l'ICAO rivedesse le carte di navigazione e ne incoraggiasse la standardizzazione, e che l'avvicinamento all'aeroporto di Katmandu fosse cambiato per risultare meno complesso.

Il memoriale

Pakistan International Airlines ha pagato e mantiene il Lele PIA Memorial Park a Lele, ai piedi della montagna dove si verificò l'incidente.[9][10]

La Wilkins Memorial Trust, un'organizzazione britannica che fornisce aiuti al Nepal, venne istituita in memoria di una famiglia uccisa nell'incidente.[10]

Cultura di massa

L'incidente è descritto nel primo episodio della ventesima stagione del documentario canadese Indagini ad alta quota. L'episodio si intitola "Incidente sull'Himalaya".[11]

Note

  1. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Airbus A300B4-203 AP-BCP Kathmandu-Tribhuvan Airport (KTM), su aviation-safety.net. URL consultato il 16 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > ASN Aviation Safety Database results, su aviation-safety.net. URL consultato il 16 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Geographical regions index > ASN Aviation Safety Database results, su aviation-safety.net. URL consultato il 16 maggio 2020.
  4. ^ (EN) AP-BCP PIA Pakistan International Airlines Airbus A300B4, su planespotters.net. URL consultato il 16 maggio 2020.
  5. ^ (EN) David Gero, Aviation disasters : the world's major civil airliner crashes since 1950, Sparkford, England : P. Stephens, 2000. URL consultato il 16 maggio 2020.
  6. ^ (EN) Hunt goes on for black box in Airbus wreckage, su The Independent, 1º ottobre 1992. URL consultato il 16 maggio 2020.
  7. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Airbus A310-304 HS-TID Kathmandu-Tribhuvan Airport (KTM), su aviation-safety.net. URL consultato il 16 maggio 2020.
  8. ^ (EN) Airbus crash blamed on pilot error, su The Independent, 30 settembre 1992. URL consultato il 16 maggio 2020.
  9. ^ (EN) Fazal Khaliq, PIA memorial park in Nepal honours 1992 air crash victims, su DAWN.COM, 17 ottobre 2015. URL consultato il 16 maggio 2020.
  10. ^ a b (EN) Air crash relatives arrive in Nepal, su The Independent, 2 ottobre 1992. URL consultato il 16 maggio 2020.
  11. ^ (EN) Kathmandu Descent. URL consultato il 16 maggio 2020.

Voci correlate

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