Vipulzano
Vipulzano[1][2][3][4][5][6] (in sloveno Vipolže, in friulano Vipolç[7] o Vipulzan[8]) è un paese frazione del comune di Còllio, all'estremità meridionale del Còllio sloveno. La località è situata a 3,6 km a sud da Castel Dobra (Dobrovo), sede comunale, ed a 1,2 km dall'Italia con cui confina direttamente; in essa sono inoltre presenti gli agglomerati di Berjač, Dolnji Konec, Na Vrhu e Podgrad.[9] È sede di una delle 15 comunità locali (krajevna skupnost) in cui è suddiviso il comune del Collio, ed esprime 7 consiglieri all'assemblea comunale delle comunità locali.[10] StoriaDopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Fu così che tutto il Collio entrò a far parte del Ducato del Friuli[11]. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; tra il 952 e il 957 il Patriarcato di Aquileia (assieme a Istria, Carinzia e Carniola) passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II. Tutto il Collio restò in mani patriarcali fino al 1300[11] quando la sua parte orientale venne annessa dalla Contea di Gorizia, mentre la sua parte occidentale (comprendente anche San Lorenzo di Brizza, San Lorenzo di Nèbola (Šlovrenc) e la maggior parte di Nèbola) rimase ai Patriarchi e passando a sua volta, dopo il 1420, sotto l'autorità della Repubblica di Venezia. Nel 1500 gli Asburgo s'impossessano della Contea di Gorizia, di cui Vipulzano faceva parte, e quindi di territori fortemente ambiti dalla Serenissima la quale mirava ad espandersi ad est dell'Isonzo; l'assetto territoriale tra le due potenze, stabilito dal Trattato di Noyon (1516) e sancito da quello di Worms (1521), diede luogo a una linea di confine tortuosa ed incerta, con enclavi arciducali in territorio veneziano e viceversa[12]; anche la pace firmata a Madrid dopo la sanguinosa Guerra di Gradisca ristabilì con meticolosa precisione il confine preesistente[12]. Con la Convenzione di Fontainebleau del 1807, passò, per un breve periodo fino al 1814, assieme a tutti i territori sulla sponda destra del fiume Isonzo, nel Regno d'Italia napoleonico sotto il Dipartimento di Passariano[13]. Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849. Costituiva un comune catastale autonomo,[14][15] assieme al vicino insediamento di Cosana (Kozana),[16] divenendo però già nell'Ottocento frazione del comune di San Martino-Quisca.[3] Dopo la prima guerra mondiale fu frazione del comune di San Martino-Quisca della Provincia del Friuli[4] per poi passare, nel 1927, alla ricostituita Provincia di Gorizia[17] nel medesimo comune. Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il Settembre 1943 e il 1945 e tra il 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG); passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia. Una parte del territorio della frazione rimase invece in Italia, aggregata al comune di San Floriano del Collio.[1] Il Castello di VipulzanoNei pressi del paese vi è un castello eretto nell'XI secolo, una volta la residenza di caccia dei conti di Gorizia[18]. I proprietari successivi del castello furono i Herberstein, i Della Torre, gli Attems e gli ultimi i Teuffenbach. Nel XVI e nel XVII secolo il castello subì le guerre tra gli Imperiali e Veneziani, da questi ultimi occupato. L'edificio danneggiato fu restaurato agli inizi del XVII secolo in villa rinascimentale di stile veneziano usato come residenza estiva. Corsi d'acquatorrente Versa (Birša); torrente Oblino (Oblenč).[20][9] Note
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