La sua fama è legata allo Speculum maius, un'enciclopedia in ottanta libri che circolò in molti manoscritti per due secoli, per poi essere una delle prime opere a stampa nel 1476.
Lo Speculum maius è un'enciclopedia in ottanta libri che circolò in molti manoscritti per due secoli, per poi essere una delle prime opere a stampa nel 1476. È divisa in tre parti: Speculum naturale, Speculum doctrinale e Speculum historiale. Un quarto libro, lo Speculum morale, ritenuto un tempo parte della summa, è apocrifo. Nei 32 libri dello Speculum naturale Vincenzo espone nozioni di scienze naturali, nei 17 libri dello Speculum doctrinale, sostenendo la necessità che l'uomo si elevi mediante la conoscenza, dà una raccolta di notizie su arti e dottrine, mentre nello Speculum historiale, in 31 libri, compendia la storia dell'umanità da Adamo al 1250. Fonti dell'enciclopedia furono a loro volta altre opere enciclopediche pregresse: il Liber exceptionum di Riccardo di San Vittore, il Didascalicon di un altro vittorino, Ugo di San Vittore, e le Etymologiaedi Isidoro, oltre alle opere di Seneca e Cicerone. Lo Speculum rappresenta a sua volta uno specchio delle conoscenze non tanto dell'autore, quanto di quelle che erano comuni della società colta del suo tempo e che egli raccolse nell'opera. L'importanza dell'opera si segnala per l'uso, metodologicamente accurato, delle fonti, le straordinarie capacità compendiarie e sistematizzanti e la preferenza, precoce al tempo (esposta nello Speculum doctrinale), per l'impiego del procedimento logico-razionale e la maggiore importanza assegnata alla dialettica rispetto alle arti del trivio.
Opere
1247–1249 De eruditione filiorum nobilium (o De institutione puerorum regalium). Una delle maggiori opere pedagogiche del Medioevo,
L'edizione completa in quattro volumi dello Speculum quadruplex (compreso lo Speculum morale) fu pubblicata a Douai nel 1624 e fu ristampata nel 1964/65 a Graz.
Bibliografia
Jacques Échard, Scriptores ordinis praedicatorum, I (1719), pp. 212-40;
Daunou, in Histoire Littéraire de la France, XVIII (1835), pp. 449-519; cfr. anche XXX pp. 365 e 378; XXXII, pp. 745-48;
Ludwig Lieser, Vinzenz von Beauvais als Kompilator und Philosoph, in Forschungen zur Geschichte der Philosophie und der Pädagogik, III, i, Lipsia 1928;
A. Steiner, Guillaume Perrault and Vincent of Beauvais, in Speculum, VIII (1933), pp. 51-58;
B. L. Ullman, A Project for a new edition of Vincent of Beauvais, ibid., pp. 312-26;
Pauline Aiken, Vincent of Beauvais and Dame Pertelote's, ecc., ibid., X (1935), pp. 281-87.
Monique Paulmier-Foucart,Vincent de Beauvais et le Grand miroir du monde. Turnhout 2004
Astrik L. Gabriel, The Educational Ideas of Vincent of Beauvais (2d ed., 1962)
L. Thorndike, A History of Magic and Experimental Science. During the First Thirteen Centuries of our Era (1929) vol 2 ch 56 pp 457–76, a detailed study of the science coverage
P. Throop, Vincent of Beauvais: The Education of Noble Children (Charlotte, VT: MedievalMS, 2011)
P. Throop, Vincent of Beauvais: The Moral Instruction of a Prince (Charlotte, VT: MedievalMS, 2011)