Vincenzo Viva
Vincenzo Viva (Francoforte sul Meno, 24 agosto 1970) è un vescovo cattolico italiano, dall'11 giugno 2021 vescovo di Albano. BiografiaNasce a Francoforte sul Meno, nella diocesi di Limburgo, il 24 agosto 1970 da genitori pugliesi emigrati in Germania. Formazione e ministero sacerdotaleDopo i primi studi compiuti in Germania fa rientro in Italia, a Copertino, diocesi di Nardò-Gallipoli, e consegue il diploma in lingue a Lecce. Compie gli studi teologici e filosofici presso la Pontificia Università Gregoriana come studente dell'Almo collegio Capranica in Roma. Il 10 luglio 1997 è ordinato presbitero per la diocesi di Nardò-Gallipoli, dal vescovo Vittorio Fusco, che già lo aveva ordinato diacono.[1] Nel 2006 consegue il dottorato in teologia morale presso l'Accademia alfonsiana con una tesi intitolata Identità e rilevanza: l'argomento teologico-morale in bioetica. Un'indagine storica in prospettiva sistematica.[2] Successivamente si perfeziona in bioetica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nella sua diocesi di origine svolge diversi incarichi, vice rettore del seminario diocesano e successivamente padre spirituale dello stesso; collaboratore parrocchiale e docente di religione cattolica presso il liceo classico di Nardò. La carriera accademica lo porta ad insegnare teologia morale presso la Facoltà teologica pugliese e presso l'Accademia alfonsiana, della quale era stato studente. Dal 2013 è rettore del Pontificio Collegio Urbano "De Propaganda Fide" e professore incaricato di teologia morale presso la Pontificia università urbaniana. Oltre all'italiano conosce l'inglese, il tedesco e il francese. Dal 2012 è cappellano di Sua Santità.[3] Ministero episcopaleL'11 giugno 2021 papa Francesco lo nomina vescovo di Albano;[3] succede a Marcello Semeraro, precedentemente nominato prefetto della Congregazione delle cause dei santi. L'8 settembre, festa della natività della Vergine Maria, riceve l'ordinazione episcopale, in piazza Pia (adiacente alla cattedrale di San Pancrazio) ad Albano Laziale, dal cardinale Marcello Semeraro, suo predecessore e amministratore apostolico, co-consacranti il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, e Fernando Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli.[4] Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Stemma e mottoBlasonaturaInquartato di rosso e di azzurro: nel 1° all’ancora d’argento; nel 2° ad un monte di tre cime all’italiana di verde, movente da due burelle ondate d’azzurro, sormontato da una stella (7) dello stesso; nel 3° all’albero sradicato al naturale, fogliato di verde; nel 4° all’aquila al volo spiegato d’argento, imbeccata, membrata e coronata d’oro, lampassata e armata d’azzurro. InterpretazioneLo stemma mette in evidenza quei tratti salienti che hanno caratterizzato la vita, la vocazione e la formazione di monsignor Viva attraverso il linguaggio araldico e la simbologia cristiana.[5]
Anche gli smalti dei quadranti sono caratterizzati da un valore simbolico:
OnorificenzeNote
Altri progetti
Collegamenti esterni
|