Verenin Grazia
Verenin Grazia (Rimini, 2 giugno 1898 – Bologna, 31 maggio 1972[1]) è stato un sindacalista, partigiano e politico italiano. BiografiaVerenin Grazia, soprannominato partigiano «Montini», nato da Vittorio e Rosa Guidi, anarchico in gioventù, aderì in seguito al Partito Socialista Italiano. Alla vigilia della prima guerra mondiale fu attivista a Rimini del sindacato anarchico aderente all'Unione Sindacale Italiana (USI). Per qualche tempo fu anche funzionario del sindacato anarchico a Milano. Alla fine della prima guerra mondiale a Rimini ricoprì numerosi incarichi nel movimento cooperativo romagnolo. Fu direttore del Consorzio cooperative agricole e di consumo di Rimini. Nello stesso periodo di tempo fece parte della segreteria nazionale dell'USI e della redazione del settimanale regionale anarchico “Sorgiamo!”. Nel 1922, quando il Consorzio cooperativo di Rimini fu sciolto dai fascisti, si trasferì a Bologna. Lavorò per qualche tempo all'ufficio regionale del lavoro, poi espatriò in Francia a causa delle persecuzioni fasciste. Negli anni '30 aderì al PSI.[2] Nei primi giorni dell'agosto 1943 partecipò alla riunione, presente Pietro Nenni, per l'unificazione del PSI e del MUP e la conseguente nascita del PSUP, poi PSIUP. Con l'inizio della Resistenza armata, fu designato a far parte del CLN provinciale. Organizzò una brigata partigiana sull'Appennino tosco-romagnolo e assunse la segreteria del CLN regionale dell'Emilia-Romagna, incarico che mantenne ininterrottamente sino alla Liberazione. Qui divenne il coordinatore delle numerose commissioni di lavoro (economica, giuridica, lavoro, ecc.) costituite all'interno del massimo organismo politico della Resistenza.[3] Alla fine della guerra, deputato della Consulta Nazionale studiò e approntò il progetto di legge, cosiddetto del «maltolto», per restituire alla cooperazione i beni patrimoniali e immobiliari espropriati dal fascismo. Fu anche eletto Parlamentare della Camera dei deputati nella I legislatura della Repubblica Italiana, restando in carica fino al 1953[4]. Opere
Note
Collegamenti esterni
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