Gli Uomini d'arme sono una serie di otto affreschi strappati di Donato Bramante, conservati nella Pinacoteca di Brera a Milano. Costituivano parte della decorazione a fresco della camera dei baroni di palazzo Visconti, poi Panigarola, un tempo esistente in via Lanzone a Milano.
Gli affreschi strappati costituiscono i frammenti superstiti della decorazione ad affresco eseguita da Donato Bramante negli anni ottanta del Quattrocento in una sala di Palazzo Panigarola, un tempo esistente in via Lanzone e oggi distrutto. Gli furono commissionati dal consigliere di corte Gaspare Ambrogio Visconti, allora proprietario della casa.
La più antica testimonianza pervenutaci è quella del Lomazzo, che li descrive nel Cinquecento, quando il ciclo era ancora integro. Secondo la sua testimonianza, avrebbero rappresentato i più celebri uomini d'arme del tempo.
Descrizione e stile
Appartengono al ciclo:
Primo uomo d'arme
Secondo uomo d'arme
Terzo uomo d'arme
Cantore
Uomo dalla mazza
Uomo dall'alabarda
Eraclito e Democrito
Uomo dallo spadone
I condottieri sono rappresentati all'interno di finte nicchie architettoniche, che contribuiscono a conferire loro una notevole forza prospettica. La nitida definizione delle figure e la chiara resa spaziale contribuiscono a conferire alle figure un'impronta statuaria. Queste caratteristiche della rappresentazione, insieme con la caratterizzazione archeologica dei costumi, contribuiscono ad avvicinare i soggetti ritratti ai condottieri della Roma antica[1].