Ugolino da PietralungaUgolino (Pietralunga, XIII secolo – Sutri, 1353) è stato vescovo di Sutri dal 1348 al 1353. BiografiaOriginario di Pietralunga, nella diocesi di Città di Castello, entrò nell'Ordine dei frati predicatori e frequentò lo studio teologico del convento della Minerva a Roma, dove è documentato nel 1313.[1] Nel 1318 fu promosso a Rieti baccelliere in teologia.[1] Vir religiosus, moribus literisque ornatus,[2] ottenne, all'interno del suo ordine, diversi incarichi, in particolare quello di predicatore: nel 1331 nel convento di Santa Maria di Gradi a Viterbo, nel 1332 e 1339 nel convento domenicano di Orvieto,[1] nel 1340 nel convento della Minerva.[3] Il capitolo provinciale domenicano, celebrato a Orvieto nel mese di settembre 1344, scelse fra' Ugolino quale superiore del convento di San Biagio di Tivoli.[4] Il 23 giugno 1348 papa Clemente VI nominò Ugolino da Pietralunga vescovo della diocesi di Sutri, rimasta vacante per la morte dell'agostiniano Giovanni Vergoni.[5] Non si conosce quasi nulla del periodo in cui fu vescovo nella sede sutrina. Diversi documenti pontifici attestano comunque una sua presenza nella Curia romana; infatti il suo nome si trova tra le sottoscrizioni di diverse bolle e privilegi papali. Probabilmente nel corso nel 1350, si ammalò così gravemente che si diffuse la voce che fosse morto, e perciò si procedette alla nomina del suo successore sulla cattedra sutrina.[2][6] Risolto l'equivoco, l'eletto, l'agostiniano Raimondo, fu trasferito, il 1º dicembre 1350, alla sede di Giovinazzo.[7] Non si conosce la data esatta della morte di fra' Ugolino, avvenuta probabilmente a gennaio del 1353. Il 13 febbraio la Santa Sede provvide alla nomina del suo successore, Nicola, priore dell'ospedale di Santo Spirito in Sassia.[5] Note
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