Ugo V di Lusignano
Ugo V di Lusignano, detto il Pio ("le Débonnaire"). Hugues in francese, Hug in catalano, Hugo in spagnolo, in aragonese, in portoghese e in galiziano. Hugo anche in latino (inizio XI secolo – Lusignano, 8 ottobre 1060), fu Signore di Lusignano dal 1030 circa al 1060. BiografiaInfanziaUgo era il figlio primogenito del quarto Signore di Lusignano, Ugo IV detto il Bruno (le Brun) e di Adelarda, come ci conferma il documento nº 440 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers: (931-1155), che riporta di una donazione di Ugo IV di Lusignano (Ugo Liziniacensis), fatta ai monaci di Lusignano, citando come testimoni la moglie Adelarda (Hildeardis uxoris sue) e i due figli maggiori, Ugo e Rorgone (infantum suorum Hugonis et Rorgonis)[2]. Secondo due citazioni del Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou una dell'anno 1110 e una dell'anno 1025 Ugo IV di Lusignano, detto il Bruno (Hugonis Bruni) viene ricordato come il figlio del terzo Signore di Lusignano, Ugo III, detto il Bianco (qui fuit Albi)[4] (Hugonis Albi)[5], e di Arsenda, come ci conferma il documento nº 49, di data imprecisata (1004-1018), del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers: (931-1155), che cita Ugo come signore di Lusignano (Ugo Liziniacensis domnus), quale artefice di una donazione alla chiesa di Saint-Cyprien di Poitiers e la madre come testimone (Arsendis matris eius)[6]. GiovinezzaUgo il Pio viene citato per la prima volta nel documento nº 440 del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers: (931-1155)[2], come già riportato. Signore di LusignanoDi Ugo IV il Bruno non si conosce la data esatta della morte; ancora secondo il manoscritto "Conventus tra Comitem et Ugonem" riportato dal Besly, nel suo Histoire des comtes de Poitou et des ducs de Guyenne depuis 811 à Louis le Jeune ci riferisce che Ugo morì un anno dopo il suo giuramento di fedeltà al duca Guglielmo; anche secondo il medioevalista americano, Sidney Painter, nel suo The Lords of Lusignan in the Eleventh and Twelfth Centuries (non consultato), morì senz'altro dopo il 1026[3]; a lui succedette il figlio Ugo detto il Pio, come ci viene confermato dal documento nº 433, datato 1032 circa, del Cartulaire de l'abbaye de Saint-Cyprien de Poitiers: (931-1155)[8]. MatrimonioNel 1038 circa, secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou Ugo il Pio sposò Almodis de La Marche[9], figlia di Bernardo I de la Marche (ca. 991- 16 giugno 1047) conte de la Marche e di Amelia de Rasés[10] (? - † 1053). Il nome della madre, ripreso da un documento del 1053 ("Almodis comitissa, filia que es Amelie comitisse") è citato dallo storico José Enrique Ruiz Domenec nel suo libro Quan els vescomtes de Barcelona eren (Barcelona, 2006) a pag. 320[11] (ho consultato il libro, ma non sono riuscito a trovare alcun documento con la frase citata[12]. Dopo il 1040 il matrimonio fu annullato per motivi di consanguineità[9] e Almodis, nel 1045, si risposò, in seconde nozze, con Ponzio[14], conte di Tolosa, che era vedovo, dal 1044 circa, della sua prima moglie, che, secondo lo storico Justo Pérez de Urbel, era Mayor Sanchez (ca. 1015- prima del 1044)[14][15], che i cronisti francesi chiamavano "Majorie" [16], figlia del re di Pamplona, Sancho III Garcés di Navarra. Almodis fu poi ripudiata da Ponzio II di Tolosa e sposò, in terze nozze, nell'estate del 1053, Raimondo Berengario I el Vell ("il Vecchio") (1024-1076), conte di Barcellona[9]. Rivalità con il Duca d'Aquitania e morteNonostante le vicissitudini matrimoniali Almodis conservò un buon rapporto sia con i figli sia con i mariti: nel 1060, infatti convinse Ugo V di Lusignano a schierarsi con suo figlio, di secondo letto, Guglielmo IV di Tolosa, quindi contro il suo sovrano, il duca d'Aquitania e conte di Poitiers, Guido Goffredo, che avanzava delle pretese sul ducato di Tolosa. DiscendenzaUgo da Almodis de La Marche ebbe tre figli[19][20]:
Ascendenza
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiograficaVoci correlate
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