Trasporti in MadagascarTrasporto ferroviarioLe infrastrutture della rete ferroviaria del Madagascar risalgono in gran parte al periodo coloniale e la maggior parte di esse versa in cattive condizioni. La rete consta di complessivi 854 km di strada ferrata a scartamento metrico, la maggior parte dei quali è utilizzata solo per il trasporto merci. Esistono quattro linee ferroviarie principali:[1]
Le prime tre linee fanno parte del Réseau Nord, gestite dalla Madarail (gruppo Vecturis). L'ente gestore ha intrapreso un programma straordinario di manutenzione, con l'obiettivo di ristabilire il traffico passeggeri sull'intera rete.[2] La linea Fianarantsoa-Côte Est (FCE), isolata dal resto della rete ferroviaria, ha un gestore differente, la Compagnie du chemin de fer Fianarantsoa-Côte Est, un ente parastatale. Al 2011 il traffico passeggeri è limitato alle tratte Moramanga-Toamasina (TCE), Moramanga–Vohidiala (MLA)[3] e alla linea Fianarantsoa-Côte Est (FCE). Trasporto su stradaIl Madagascar ha circa 65.663 km di strade, di cui 7.617 km asfaltati (11,6%), mediamente degradati.[1] Le arterie stradali principali sono le Routes Nationales (RN), solo in parte asfaltate, a doppio senso di marcia, che collegano la gran parte delle città del paese. Le più importanti sono:[4]
Alcune di esse sono praticabili solo stagionalmente e subiscono interruzioni durante la stagione delle piogge. Il mezzo di trasporto più comune, per le grandi e medie distanze, è il taxi-brousse (dal francese taxi de brousse = taxi della savana), un pullmino collettivo con capienza di 15 persone circa. Trasporti urbaniNelle grandi città si trovano taxi privati nonché i taxi-be, letteralmente "grandi taxi", simili ai taxi-brousse ma con percorrenza interna alla città. Ma il mezzo di trasporto urbano più caratteristico è senz'altro il pousse-pousse, un mezzo a trazione umana simile al risciò, introdotto nell'isola all'inizio del XX secolo dai cinesi, che lo usavano per il trasporto di materiale nella costruzione di ferrovie.[5] Questa forma di trasporto urbano è molto diffusa a Antsirabe, che è la "capitale malgascia" del pousse-pousse, ed in molte altre città dell'isola. Trasporto marittimoIl porto di Toamasina è la maggiore struttura portuale marittima del Madagascar. Altre città sedi di porti marittimi importanti sono Mahajanga, da cui partono collegamenti con le isole Comore, Antsiranana (Diego Suarez) e Toliara.[1] Altri porti di rilievo si trovano a Tolagnaro, Maroantsetra, Morondava, Andoany (Nosy Be), Antalaha, Soalala, Manakara e Mananjary.[6] Nel luglio del 2009 è stato inaugurato il nuovo Porto di Ehoala, situato 10 km a sud-ovest di Tolagnaro, nei pressi dell'aeroporto. È un porto d'utilità pubblica ma a gestione privata, aperto al traffico marittimo nazionale ed internazionale e sede di un ufficio di dogana. L'infrastruttura è stata finanziata dalla Rio Tinto, una compagnia mineraria anglo-australiana, ed è stata realizzata per consentire l'approdo, in acque profonde oltre 15 m, di grossi navi mercantili, per favorire l'esportazione dell'ilmenite estratta nella vicina miniera di Mandena.[7] Trasporto fluvialeIl sistema dei fiumi del Madagascar è suddiviso, dalle montagne che corrono lungo la parte centrale dell'isola, in due versanti: il versante occidentale, rappresentato da fiumi che digradano dolcemente verso ovest fino al Canale del Mozambico, e il versante orientale, i cui corsi d'acqua, più brevi ed impetuosi, sfociano ad est nell'Oceano Indiano. I corsi d'acqua del versante orientale non sono invece, se non per brevi tratti, navigabili, ma lungo la costa è presente il Canal des Pangalanes, una via d'acqua artificiale progettata in epoca coloniale, lunga circa 600 km, che sfruttando una serie di laghi e di corsi d'acqua naturali, consente la navigazione fluviale tra Tamatave e Farafangana. Trasporto aereoIn Madagascar esistono 84 aeroporti (2010), di cui 27 con pista in asfalto e 57 non asfaltata.[1] I principali aeroporti sono:[8] Note
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