Trasporti e infrastrutture ad AricciaStrade
L'unica strada statale che attraversa il territorio ariccino è la strada statale 7 via Appia Nuova. La via Appia Antica fu costruita a partire dal 312 a.C. al fine di collegare il più rapidamente possibile Roma a Capua, e prolungata successivamente fino a Benevento e poi a Brindisi. Presso Aricia si trovava la prima mansio o "stazione di sosta" per chi proveniva da Roma e l'ultima per chi vi si recava: ciò diede grande importanza alla località. Tuttavia dopo l'impaludamento dell'Appia nel tratto pontino (gli ultimi interventi di bonifica furono eseguiti nel VI secolo da Teodorico il Grande)[1] Ariccia perse progressivamente importanza e rimase in uno stato di isolamento: ancora nel Cinquecento si arrivava al paese attraverso due scomode e tortuose vie: una di esse, che conduceva a porta Romana da sud, venne abbandonata in seguito alla chiusura della porta stessa, decretata per ragioni di sicurezza durante la guerra di Castro (1641-1649), mentre l'altra, che conduceva a porta Napoletana, venne ampliata dai Chigi subito dopo il loro acquisto del feudo nel 1661. Nel 1667 il cardinale Flavio Chigi fece aprire una nuova strada, che collegava Albano Laziale a Genzano di Roma costeggiando il parco Chigi;[2] nel 1763 papa Clemente XIII ordinò che le comunità confinanti finanziassero la bonifica del tracciato della via Appia Antica tra Albano e Genzano, attraverso Vallericcia.[2] Con la riapertura dell'Appia fino a Terracina promossa da papa Pio VI tra il 1777 ed il 1780 per arrivare da Albano a Genzano fu aperta una strada che costeggiava tutto il cratere di Vallericcia, onde evitare i dislivelli in entrata ed in uscita: solo sotto il pontificato di papa Gregorio XVI vennero costruiti i ponti di San Rocco e di Galloro e si posero le fondamenta del monumentale ponte di Ariccia (1847-1854), che ha rotto l'isolamento del centro storico.
Il territorio ariccino presso la frazione di Fontana di Papa è attraversato dalla strada statale 207 via Nettunense, dal 2001 devoluta dall'ANAS alla Regione Lazio. FerrovieLinee ferroviarie regionali extra-urbaneFerrovia Roma-VelletriInaugurata da papa Pio IX nel 1863, è stata la terza linea ferroviaria dello Stato Pontificio, e fino al 1892 proseguiva verso Valmontone e Napoli. Lunga 41.01 chilometri, attraversa il comune di Ariccia e con la stazione di Cancelliera, le permette un collegamento ferroviario diretto con Roma Termini. Linee tramviarie extra-urbaneLe Tramvie dei Castelli Romani, costruite tra il 1906 ed il 1916 dalla Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma (STEFER), sono state la prima linea tranviaria del Lazio e una delle più efficienti reti regionali. Nel 1906 venne inaugurata la tratta Roma-Grottaferrata-Frascati, integrata nel mese di aprile dalla Grottaferrata-Marino-Castel Gandolfo-Albano Laziale-Ariccia-Genzano di Roma e nell'ottobre dalla tratta Grottaferrata-Valle Oscura con la funicolare per Rocca di Papa. Nel 1912 venne aperta la tratta Roma-Albano Laziale e nel 1913 la Genzano di Roma-Velletri, e infine nel 1916 la Genzano di Roma-Lanuvio. A partire dal 1944 iniziò la chiusura delle varie tratte, fino a che il 3 gennaio 1965 non venne chiusa anche la Roma-Albano Laziale-Ariccia-Genzano di Roma. Metropolitane leggereLa costruzione di una metropolitana, anche leggera, nell'area dei Castelli Romani è un progetto su cui molte proposte sono state fatte e sul quale si discute molto[3]: si era anche ipotizzato un tracciato che congiungesse Genzano di Roma a Tor Vergata, via Ariccia, Albano Laziale, Marino e Frascati.[4] Mobilità urbanaIl collegamento pubblico su gomma extra-comunale è garantito dalla COTRAL, l'azienda regionalizzata di trasporto pubblico, con frequenti corse sulla "direttrice Appia" che collega Roma a Velletri, Cori e Latina e corse meno frequenti sulle direttrici "intercastellare" e Nettunense.[5] Il trasporto pubblico intercomunale su gomma è garantito dalle corse dalle autolinee AGO,[6] gestite dal gruppo Onorati. Sono attive sei linee:
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