Translatio sancti Mathei. Un dettagliato racconto della traslazione è contenuto anche nella Translatio sancti Mathei apostoli et evangeliste, un testo della latinità medievale tramandato in un codicemembranaceo risalente agli anni a cavallo tra XI e XII secolo, conservato nella sala capitolare della cattedrale di Benevento[2]. Il racconto della translatio beneventana fu poi incorporato nella liturgia salernitana, forse già in età normanna, al tempo dell'arcivescovo di SalernoAlfano I[3]: il Breviarium Salernitanae Ecclesiae[4] la contiene interamente, fatta eccezione per una variante iniziale che Acocella tende ad attribuire a un errore nella compilazione amanuense del Breviario[3].
L'anonimo autore del Chronicon Salernitanum narra di un evento avvenuto qualche decennio prima della sua compilazione, del quale egli fu forse testimone diretto[10], ma del quale non precisa il dato cronologico, né per quanto riguarda il ritrovamento delle reliquie, né per quanto riguarda la traslazione[10]: la tradizionale datazione di entrambi gli eventi al 954 è indicata dagli Annales Cavenses[11] e dagli Annales Beneventani[12], ed è accolta dai cronisti successivi[13].
La data del 954 è peraltro accettata dalla critica odierna, anche sulla base di elementi testuali e cronologici impliciti nella narrazione dell'ignoto cronista salernitano[13]. La data del 6 maggio, per celebrazione della traslazione delle reliquie, è invece attribuita per via di tradizione e da tempo immemorabile[3].
Note
^Nicola Acocella, La traslazione di san Matteo. Documenti e testimonianze, p. 12.
^Alfred Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum latinorum bibliothecae Capituli ecclesiae cathedralis Beneventanae, pp. 343, 352.
^abcNicola Acocella, La traslazione di san Matteo. Documenti e testimonianze, p. 16.
^Il Breviarium Salernitanae Ecclesiae (Breviarium officii ecclesiastici secundum usum sacre Salernitane ecclesie factum a domino Romoaldo venerabili secundo Salernitano archiepiscopo) fu forse opera di Romualdo II Guarna ed è «rimasto in uso fino al 1586 e [di esso] ancor oggi la Chiesa salernitana si serve per alcune ufficiature dei santi locali» (Massimo Oldoni, Romualdo Guarna).
^In alcuni lavori (si veda la seguente ricerca in rete, l'anno di pubblicazione dell'articolo Pertz e Köpke è erroneamente indicato come 1828, in evidente contraddizione con la data di nascita di Rudolf Köpke (1813–1870). Nell'articolo di Nicola Cilento, la data è indicata correttamente in 1847.
^Georg Heinrich Pertz e Rudolf Köpke, Über das Chronicon Cavense und andere von Pratillo herausgegebene Quellenschriften, pp. 1-239.
^Ernesto Pontieri, Tra i Normanni nell'Italia meridionale, p. 35.
^Nicola Cilento, Il falsario della storia dei Longobardi meridionali: Francesco Maria Pratilli (1689-1763), pp. 35-51.
^abNicola Acocella, La traslazione di san Matteo. Documenti e testimonianze, p. 13.
^Annales Cavenses, p. 188: 954: «Hoc anno corpus beati Mathei apostoli translatum est apud Salernum».
^Annales Beneventani, p. 175: 954: «Translatum est corpus sancti Matthaei in Salernum».
^abNicola Acocella, La traslazione di san Matteo. Documenti e testimonianze, p. 15.
Nicola Acocella, La traslazione di san Matteo. Documenti e testimonianze, Salerno, Grafica Di Giacomo, 1954
Alfred Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum latinorum bibliothecae Capituli ecclesiae cathedralis Beneventanae, in "Analecta Bollandiana", LI (1933), p. 343 e 352
Ernesto Pontieri, Tra i Normanni nell'Italia Meridionale, Morano, 1948 (2ª edizione 1964, Napoli, Edizioni scientifiche italiane)
Georg Heinrich Pertz e Rudolf Köpke, Über das Chronicon Cavense und andere von Pratillo herausgegebene Quellenschriften, in "Archiv der Gesellschaft für ältere deutsche Geschichtskunde", IX (1847), Hannover, pp. 1–239
Bartolommeo Capasso, La Cronaca Napoletana di Ubaldo edita dal Pratilli nel 1751 ora stampata nuovamente e dimostrata una impostura del secolo scorso, Napoli, 1855
Nicola Cilento, Il falsario della storia dei Longobardi meridionali: Francesco Maria Pratilli (1689-1763) in Italia meridionale longobarda, Riccardo Ricciardi editore, 2ª edizione, Milano-Napoli, 1971
Filippo Papa, Le traslazioni delle reliquie di S. Matteo Apostolo tra storia e leggenda, «Rassegna Storica dei Comuni», anno IX (n.s.; 1983), fasc. 13-14, pp. 52–56.