Dati tratti da: Francesco Ogliari, Dall'omnibus alla metropolitana, Milano, aprile 1990 (XXXIX edizione) - pp. 202-206
Le vetture tranviarie sperimentali erano una serie di cinque vetture appositamente realizzate per la Edison[1] di Milano fra il 1916 e il 1917 nell'ambito del rimodernamento del parco mezzi allora in servizio sulla rete tramviaria.
Storia e caratteristiche
Nel 1916 il servizio tramviario di Milano si fondava sul gran numero di Tram tipo Edison (e relative rimorchiate), realizzate a partire dal 1893, ma già piuttosto problematiche sotto diversi aspetti, dalla meccanica alla capienza. Tali vetture, per quanto fondamentalmente identiche, differivano fra loro a seconda del motore di trazione e dei relativi equipaggiamenti elettrici, differenti, per via del lungo arco di tempo in cui queste erano state appunto realizzate.[2]
L'ingegnere Franco Minorini pertanto, direttore del servizio tramviario, ordinò quello stesso anno quattro vetture sperimentali (numerate poi 972-975), ad altrettante case costruttrici, alla quale si sarebbe poi aggiunta una quinta vettura campione (la 976)[3] l'anno successivo. Le uniche specifiche fornite dall'Ufficio Tramviario Municipale riguardavano la capacità (50 posti, rispetto ai 36 delle Edison e la lunghezza massima (9 metri[4]). Le vetture, una volta consegnate, vennero immatricolate e immesse in regolare servizio.
I severi controlli e collaudi condotti durante questo periodo portano ad escludere subito le vetture 974 e 975, trasformate in veicoli di servizio (pulisci-binari e spazzaneve). Le altre vetture vennero definite idonee, pur tuttavia non soddisfacendo a pieno per le loro prestazioni. Dalla loro sperimentazione ciononostante prenderà avvio il rimodernamento delle Edison e dei relativi rimorchi e, a partire dal 1924 prenderà forma la nuova serie 600 di motrici urbane con le rimorchiate di serie 1300.
Al I° Gennaio del 1925 la dotazione di vetture sperimentali consta in 5 unità. Al I° Gennaio 1930 la dotazione consta in sole due unità.
^Dal 1º gennaio 1917 sostituita - con la municipalizzazione del servizio - dall'Azienda Tramviaria Municipale (dal 1931ATM).
^Le Edison infatti erano state realizzate a partire dal 1893, ma la loro produzione era cessata soltanto nel 1910. Se da un lato la totale uniformità del parco veicoli aveva semplificato la manutenzione e i ricambi, dall'altro aveva inevitabilmente portato alla ripetizione su larga scala di un progetto che era da qualche anno diventato obsoleto, non tenendo infatti conto dei progressi e delle nuove tecnologie che si erano sviluppate in campo tramviario.
^Il truck e le sospensioni della 973 risultarono i migliori e furono prescelti per le future vetture ATM serie 600.
^La vettura 974 (presentata dalle Officine Meccaniche di Milano) venne giudicata inidonea e trasformata in vettura nettabinari e poi spazzaneve a carrello indipendente con rullo. Prese il numero di servizio N. 25, già appartenuto ad una vettura Tram tipo Edison radiata poco prima.
^Giudicata insoddisfacente venne trasformata in vettura spazzaneve N. 24 con vomero orientabile.
^La cassa della vettura 976 anticipa il disegno delle future serie 600. I suoi motori TIBB trovarono applicazione per il rinnovo di molte delle vecchie vetture tipo Edison.
^Fu il truck poi adottato, con modifiche di dettaglio, sulle vetture unificate della serie 600
Vetture tramviarie nuove e trasformate, in Città di Milano : Bollettino municipale mensile di cronaca amministrativa e di statistica, Anno XXXIII, Fascicolo 9, Milano, Comune di Milano, 30 settembre 1917, pp. 311-312.