Torre del TempioLa Torre del Tempio[1] era una delle strutture che componevano la cittadella fortificata costruita dall'Ordine dei Templari alla metà del XII secolo nella periferia settentrionale della città di Parigi. Dopo alterne vicende e soppresso l'Ordine nel 1314, la torre passò insieme all'intera commenda in mano all'Ordine degli Ospedalieri. La sua celebrità è dovuta al fatto che durante la rivoluzione francese in essa vennero incarcerati, fra altri, anche i membri della famiglia reale francese fra il 1792 e il 1793: ogni regime ha la sua Bastiglia e la repubblica scelse il Tempio. Situata nel III arrondissement di Parigi, la torre fu fatta abbattere da Napoleone Bonaparte nel 1808. La torre al tempo della RivoluzioneAl fondo del palazzo del Gran Priore si notava il possente torrione dei Templari e, sulla sinistra, la cosiddetta Tour de César ed il campanile della cappella costruita sul modello della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Bisognava passare dal palazzo del Gran Priore per giungere al muro di cinta della Torre del Tempio. Il muro era interrotto da un portone su un passo carraio, rinforzato da barre di ferro, munito di una grossa serratura e di una porta per soli pedoni, il tutto controllato, al tempo della Rivoluzione, da due guardiani. Si entrava quindi nel giardino, ove appariva l'imponente mole della Gran Torre, fiancheggiata dalle quattro torricelle dal tetto a cono, dotate di feritoie e strette finestre. Le canne fumarie correvano lungo il muro, aumentando l'aspetto arcigno della costruzione. Banderuole sormontavano i colmi della Torre e delle quattro torricelle. La Grande TorreQuesta si ergeva ad una delle estremità dell'antico complesso monastico (all'altezza dell'attuale Palazzo comunale). La Torre era una robusta costruzione feudale, alta circa 50 metri, i cui muri avevano uno spessore medio di 4 metri ed era costituita da quattro piani le cui volte ad ogiva poggiavano su un pilastro centrale. Essa era fiancheggiata da quattro torricelle a base circolare, delle quali una rinchiudeva una scala collimante. La torre rimase inutilizzata per secoli finché l'11 agosto 1792 un imprenditore, Pierre-François Palloy, detto il Patriota, venne incaricato della sua ristrutturazione. Egli aveva diviso ciascun piano in più parti, mediante tramezzi ricoperti di cartoni dipinti, e nascoste le volte, troppo alte, con falsi soffitti.[2] La Piccola TorreAttaccata alla facciata della Grande Torre, la Piccola Torre, la cui stretta costruzione era fiancheggiata da due torricelle, non comunicava con la Grande Torre, dettaglio questo di una certa importanza. Essa aveva un pianoterra sul quale si sviluppavano altri quattro piani. Fu in questa torre che la famiglia reale francese venne imprigionata il 13 agosto 1792: il re, Luigi XVI, vi rimase fino al 26 settembre dello stesso anno, mentre la famiglia rimase fino al 26 ottobre. Attribuzione dei piani della Piccola TorreLa famiglia reale e i suoi compagni di carcere furono inizialmente ospitati nella piccola torre. Il 13 agosto 1792 i piani della Petite Tour furono attribuiti come segue:
Assegnazione dei piani della Grande TorreLa Comune di Parigi ne fece la prigione della famiglia reale. Il 26 settembre 1792, Luigi XVI venne trasferito nella Grande Torre, seguito un mese dopo dalla consorte, Maria Antonietta, e dai figli.
I commissari, designati ogni sera dal Comune, disponevano ciascuno di una camera e di una sala riunione per tutti. Nel fabbricato ove si apriva la grande porta del complesso e che correva lungo la via del Tempio, si trovavano gli alloggiamenti dei portieri, l'economato e le cucine. La truppa aveva stabilito il suo quartier generale nel Palazzo del Gran Priore. Essa comprendeva un comandante generale, un capo di legione, un aiutante generale, un aiutante maggiore, un portabandiera, venti artiglieri per due cannoni, 287 uomini in tutto contando anche gli ufficiali subalterni, i sottufficiali e i soldati semplici. Questa era designata a turno dalle otto divisioni della Guardia Nazionale di Parigi. La partenza della famiglia reale e dei suoi accompagnatori dal TempioLa notte del 19 agosto 1792 a mezzanotte lasciano il primo e il secondo appartamento della piccola torre: Madame Navarre, Madame Thiboud, Mmes Bazire, Madame Tourzel e la figlia Pauline de Tourzel, e la principessa de Lamballe, trasferite nella prigione della Petite Force, fino al settembre 1792, quando furono liberati tutti tranne la Lamballe che verrà brutalmente uccisa il 3 settembre 1792. Il 21 gennaio 1793 Luigi XVI lascia la Torre del Tempio per salire al patibolo, installato in place de la Révolution. Il 1º agosto 1793 Maria Antonietta viene trasferita alla Conciergerie . Il 10 maggio 1794, dopo 21 mesi di permanenza presso la Torre del Tempio, Madame Élisabeth sale a sua volta al patibolo. L'8 giugno 1795 il piccolo Luigi XVII muore nella Torre del Tempio. Il 17 dicembre 1795 Maria Teresa di Francia, dopo tre anni di permanenza presso la Torre del Tempio, viene scambiata contro quattro commissari consegnati al nemico da Charles François Dumouriez. Distruzione della Torre del TempioIl Tempio incarnava agli occhi dei realisti il luogo del supplizio della monarchia ed era divenuto meta di pellegrinaggio. Per frenare tale sviluppo Napoleone Bonaparte decise di consegnare la Torre del Tempio ai demolitori nel 1808. Il lavoro di demolizione durò due anni. L'angolo nord del municipio del III arrondissement e la griglia del giardinetto del Tempio furono eretti sulla sede della Torre. Al posto del Palazzo del Gran Priore, nel XIX secolo fu posto il giardinetto del Tempio. Ad oggi non rimane nulla di questo luogo della "mitologia" rivoluzionaria tranne che una considerevole produzione di immagini che rappresentano le caratteristiche tragiche del luogo. All'angolo delle vie rue Dupetit-Thouars e rue Gabriel-Vicaire, sulla cinta di una scuola materna sita a fianco della Scuola Superiore della Arti applicate Duperré, è sita una lapide sulla quale è riprodotto la doppia mappa dell'antico palazzo e delle vie attuali, con il municipio in rosso. Nella cultura di massaLa prigione del Tempio appare nel romanzo di Patrick O'Brian, Missione sul Baltico. Nel romanzo i protagonisti Aubrey e Maturin vengono scortati, insieme al personaggio secondario di nome Jagiello, all'interno del Tempio in demolizione. Immagini posteriori alla distruzione
Note
Bibliografia
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