Nata a Bari, ha iniziato la sua carriera d'attrice teatrale nella seconda metà degli anni settanta, all'età di quindici anni, debuttando con la Compagnia Anonima G.R. dalla quale, pur avendo avuto percorsi personali nel cinema e nella televisione, non si è mai allontanata.
In circa trentacinque produzioni teatrali con l'Anonima G.R., di cui è anche coautrice di molti testi, ha dato vita a diverse caratterizzazioni comiche su personaggi femminili, spesso con una forte connotazione barese. È stata diretta dal regista Nanni Loy in due spettacoli teatrali: Dolce o amaro?, tratto dal film Cafè express, e L'Osso Sacro.
Con Dante Marmone, compagno di lavoro e di vita, Tiziana Schiavarelli ha condiviso il lungo percorso teatrale, nonché l'esperienza televisiva che li ha visti più recentemente impegnati nella realizzazione, come autori e protagonisti, della serie Catene sull'emittente puglieseTelenorba (Aldo Grasso, in un articolo apparso nel 2006 su Sette, magazine del Corriere della Sera, l'ha recensita come tra le più interessanti fiction italiane). Molto impegnata anche musicalmente, è interprete di diverse canzoni composte da Dante Marmone ed è autrice di alcune canzoni comiche.
Tiziana Schiavarelli si è inoltre dedicata alla scrittura di un libro: Io, la seconda figlia – Storia semiseria di una primadonna, nel quale racconta la storia della sua vita di bambina terribile, adolescente ribelle e poi moglie e madre fuori dagli schemi.
Da questo suo libro autobiografico ha tratto un monologo che ha portato in scena in diversi teatri italiani.
Nel 2019 si esibisce al Teatro Greco di Siracusa in un ruolo nella Lisistrata, per la regia di Tullio Solenghi.
Nel 2022 ha partecipato alla decima edizione di Mudù in onda su Telenorba, e vince col marito Dante Marmone il Premio Pugliese dell'anno, a cura dell'associazione socio-culturale I Comisastri[1]. Nel medesimo anno lei e Dante Marmone vincono anche il premio Nicolino d'oro, quali figure di spicco della città di Bari.