Tito Cesernio Stazio Quinzio Staziano Memmio Macrino
Tito Cesernio Stazio Quinzio Staziano Memmio Macrino (in latino: Titus Caesernius Statius Quinctius Statianus Memmius Macrinus; 100/105 circa – post 150) senatore romano, amico dell'Imperatore romano Adriano. Era figlio di Tito Quinzio Cesernio Stazio Macedo e Rutilia Prisca Sabiniana, oltre ad essere fratello di Tito Quinzio Cesernio Stazio Macedo Quinziano (suffectus del 138). La famiglia di Cesernio proveniva da Aquileia. Attorno al 130 fu questore e poi tribuno della plebe, fu candidato intorno all'anno 129 ad accompagnare Adriano in uno dei suoi viaggi, in Oriente.[2] Venne inviato da Adriano a reclutare giovani in Transpadana attorno al 134.[2] Dopo aver ricoperto il comando di legatus legionis della legio XIV Gemina Martia Victrix, Staziano tra il 138 ed il 141 divenne legatus legionis della legio III Augusta in Numidia.[1][3] Divenne, quindi, patrono delle città di Timgad e Cirta, dove ricevette l'onore di essere omaggiato di una statua pubblica.[2] Staziano, infine, ottenne il consolato attorno al 141 (consul suffectus)[1] e nell'anno 150 divenne legatus Augusti pro praetore della Germania superiore.[4] Era anche sacerdote imperiale sodalis Augustalis, probabilmente ancora sotto Adriano.[2] NoteBibliografia
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