Nacque a Londra in una famiglia di librai di origini scozzesi e svolse gli studi presso Islington.
Il suo stile e i suoi gusti letterari si possono suddividere in varie fasi creative: nella prima, agli esordi della carriera, Hood anticipò alcuni elementi tardo-romantici e del decadentismo ispirandosi alle opere di William Wordsworth, di Samuel Coleridge e soprattutto di John Keats, prediligendo nella stesura dei suoi versi il culto della bellezza.[1]
In un secondo periodo Hood raggiunse una sua più riuscita dimensione poetica accostandosi all'umorismo e alle liriche eroicomiche, distinguendosi per le idee vivaci e argute, come nell'opera Miss Kilmansegg and Her Precious Leg, con la quale riscosse successo di pubblico e di critica.[2] La trama del poemetto evidenziò il pensiero ed il gusto umoristico di Hood e difatti lo scopo dell'opera è ironizzare sull'utilità e sull'importanza di alcuni valori mondani, quali il potere e la ricchezza.
Inoltre Hood scrisse poesie d'impegno e di denuncia sociale, come Il canto della camicia (Song of the shirt, 1843), Odi e discorsi alla gente importante (Odes and addresses to great people, 1825), Capricci e stranezze (Whims and oddities, 1826 e 1827), con le quali ottenne grande notorietà.[3]