The Railway SeriesThe Railway Series è una serie di libri scritta dal reverendo Wilbert Awdry e dal figlio Christopher Awdry. I libri parlano delle locomotive che lavorano sulla fittizia isola di Sodor. Il primo libro, chiamato The Three Railway Engines, è uscito nel 1945. La serie ha ricevuto un adattamento televisivo, Il trenino Thomas. OriginiIl reverendo Wilbert Awdry era interessato alle ferrovie già da piccolo. Adorava guardare le locomotive sulla Great Western Railway, e inventava dialoghi fra le locomotive.[1] Il reverendo iniziò a creare storie sulle locomotive per suo figlio nel 1942, perché aveva contratto il morbillo e il padre gli raccontava storie e filastrocche per tirarlo su di morale[2]. Una delle filastrocche preferite di Christopher diceva[3]: (EN)
«Early in the morning, down at the station, all the little engines standing in a row. Along comes the driver, pulls the little lever; Puff, puff! Chuff, chuff! Off we go!» (IT)
«Presto al mattino, giù in stazione, le piccole locomotive stanno tutte in fila. Arriva il macchinista, tira la leva; puff, puff! Ciuff, ciuff! Si parte!» Le origini di questa filastrocca sono sconosciute, però secondo lo scrittore britannico Brian Sibley, potrebbe risalire alla Prima Guerra Mondiale[3]. Tutte le domande che il bambino porgeva al padre hanno portato alla creazione della prima storia, "Edward's Day Out", che aveva come protagonista Edward, una vecchia locomotiva blu. Seguì un altro racconto su Edward, che questa volta si focalizzava su una delle altre locomotive create, cioè Gordon, una locomotiva da espresso. La terza storia era basata su un limerick che piaceva a Christopher, e Awdry prese ispirazione dalla poesia per creare "The Sad Story of Henry", che parlava di Henry, una locomotiva verde, che, per paura di rovinare la sua vernice, si chiuse in una galleria. Come per la filastrocca precedente, anche questo limerick ha origini ignote, però è stato detto a Awdry che la poesia era inclusa in un libro del 1902.[4] In questa storia, oltre a Henry, viene introdotto Sir Topham Hatt, il signore a capo della ferrovia. Nel 1943, spinto dalla moglie Margaret, Wilbert portò le sue storie a diversi editori, ma nessuno accettò di pubblicare il libro. Allora, il reverendo portò le storie alla nota casa editrice inglese Edmund Ward Ltd. a Leicester.[2] Il capo della sezione dei libri per bambini accettò le storie, ma disse che voleva una quarta storia che avesse spiegato che le tre locomotive vivono sulla stessa ferrovia, perché prima non era specificato, e che avrebbe spiegato cosa sarebbe successo a Henry, che era stato murato nella galleria nella storia precedente. Sebbene Awdry non voleva che le locomotive vivessero nella stessa ferrovia, scrisse la quarta storia chiamata Edward, Gordon and Henry e il libro con le 4 storie venne pubblicato subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il 12 maggio 1945. Ma, nel Natale del 1942, è stato creato il personaggio che sarebbe diventato il più famoso di tutti: la locomotiva Thomas. Wilbert aveva costruito al figlio un modellino di legno di una locomotiva come regalo natalizio per Christopher.[5] Il figlio adorava la locomotiva, e richiese al padre storie su Thomas. Così, scrisse il secondo libro, Thomas The Tank Engine, uscito il 14 settembre 1946. Dopo questo libro, col passare degli anni Awdry ne scrisse altri 24. Nel 1972, si stancò di scrivere libri e smise di scrivere le storie. Dal 1972 al 1982, non vennero più scritti libri de The Railway Series. Ma nel 1983, il figlio del reverendo, Christopher Awdry, decise che avrebbe continuato la serie di libri del padre.[5] Perciò, scrisse Really Useful Engines, un libro che determinò la ripartenza de The Railway Series. Fino al 1996, i libri uscirono regolarmente ogni anno, senza pausa. Nel 2007, venne pubblicato Thomas and Victoria, che avrebbe dovuto uscire nel 1997, ma per motivi ignoti uscì 10 anni dopo, e nel 2011 uscì l'ultimo libro, Thomas and His Friends, dedicato al centenario del padre Wilbert. LibriReverendo Wilbert Awdry
Christopher Awdry
PersonaggiAltri progetti
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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