in acciaioWootz, lunga e ricurva, molto massiccia, con tagliente sul lato convesso e dorso solido.
Tipo di punta
lunga e massiccia, priva del contro-taglio tipico della scimitarra.
Tipo di manico
in metallo, diritto, con piccola guardia a crociera con parte centrale massiccia, cuspidata o lavorata in fogge zoomorfe, dalla quale diparte un arco para-mano che si congiunge al pomolo, sempre massiccio, spesso in foggia di disco.
Rispetto all'archetipo della scimitarra, la tegha presenta delle caratteristiche deviazioni, dovute sia alla sua derivazione dal talwar sia al suo utilizzo quale spada da esecuzione:
La lama, sempre realizzata in ottimo acciaioWootz, è lunga, molto massiccia e marcatamente ricurva in prossimità della punta, con tagliente sul lato convesso e dorso solido, non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria (v. kilij);
L'impugnatura, interamente in metallo come tipico per le armi indiane, ricorda moltissimo quella del talwar o di altre spade prodotte nel subcontinente indiano, con piccola guardia a crociera dalla parte centrale massiccia, cuspidata o lavorata in fogge zoomorfe. Dalla guardia diparte un arco para-mano che si congiunge al pomolo, sempre massiccio, spesso in foggia di disco.
Haider, Syed Zafar (1991), Islamic arms and armour of Muslim India, ISBN 978-969-8123-00-0.
Holstein, P. (1931), Contribution a l'étude des armes orientales inde et archipel malais, Parigi, Editions Albert Lévy, 2 v.
Jones, William [et al.] (1798), Dissertations and miscellaneus pieces, relating to the history and antiquities, the arts, sciences, and literature, of Asia : by the late Sir William Jones, Calcutta, Asiatic Society, rist. Londra, Vernor and Hood.
Pant, G.N. (1980), Indian arms and armour, Nuova Delhi, Army Educational Stores.
Rawson, P.S. (1968), The Indian Sword, Londra, Jenkins.