Superammasso del Boote

Superammasso del Boote
superammasso di galassie
Mappa del Superammasso del Boote
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBoote
Ascensione retta14h 56m 07s
Declinazione+20° 53′ :
Distanza830-1.000 milioni a.l.  
Redshift0,07
Caratteristiche fisiche
Tiposuperammasso di galassie
Massa1×1016 M
Dimensioni550 milioni a.l.  
Altre designazioni
SCl 138
Mappa di localizzazione
Superammasso del Boote
Categoria di oggetti astronomici

Il Superammasso del Boote è un superammasso di galassie situato in direzione della costellazione del Boote al confine con il Superammasso della Corona Boreale con il quale è probabilmente connesso tramite un filamento di galassie, e con il Vuoto del Bootes, un'area di universo con una minima concentrazione di galassie (fino ad ora ne sono state identificate meno di un centinaio) del diametro di circa 300 milioni di anni luce. Nel Superammasso del Boote sono presenti due concentrazioni di ammassi di galassie denominati SCL 349 e SCL 351, posti rispettivamente a 830 milioni e 1 miliardo di anni luce dalla Terra[1][2].

Alcuni ammassi di galassie del Superammasso del Boote
Nome ammasso (Abell) R.A. Dec. Redshift (z) Distanza (milioni di anni luce) Ricchezza dell'ammasso
Abell 1781 13h 4m 5s +29° 51′ : 0,0606 820 0
Abell 1795 13h 49m 0s +26° 35′ : 0,0619 840 2
Abell 1825 13h 58m 0s +20° 39′ : 0,0583 790 0
Abell 1827 13h 58m 2s +21° 42′ : 0,0642 870 1
Abell 1828 13h 58m 4s +18° 23′ : 0,0611 840 1
Abell 1831 13h 59m 2s +27° 59′ : 0,0603 815 1
Abell 1775 13h 41m 9s +26° 22′ : 0,0705 950 2
Abell 1800 13h 49m 7s +28° 04′ : 0,0743 1000 0
Abell 1861 14h 07m 5s +27° 49′ : incerto incerta 1
Abell 1873 14h 11m 7s +28° 09′ : 0,0764 1025 0
Abell 1898 14h 20m 6s +25° 09′ : 0,0762 1025 1

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ (EN) M. Chow-Martínez, H. Andernach e C. A. Caretta, Two new catalogues of superclusters of Abell/ACO galaxy clusters out to redshift 0.15, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 445, n. 4, 12/21/2014, pp. 4073-4085, DOI:10.1093/mnras/stu1961. URL consultato il 6 luglio 2015.
  2. ^ Astronomy and Astrophysics Supplement Series, in www.edpsciences.org. URL consultato il 6 luglio 2015.

Voci correlate

Collegamenti esterni