Superammasso della Corona Boreale
Il Superammasso della Corona Boreale è un superammasso di galassie situato nella costellazione della Corona Boreale ed è il più importante esempio, nel suo genere, nell'emisfero boreale.[1] Denso e compatto a confronto con altri superammassi, si è calcolato che la sua massa sia compresa tra 0,6 e 12 × 1016 masse solari. Contiene gli ammassi galattici Abell 2056, Abell 2061, Abell 2065 (questo il più massiccio del superammasso), Abell 2067, Abell 2079, Abell 2089 e Abell 2092. Di questi, gli ammassi Abell 2056, 2061, 2065, 2067 e 2089 sono legati gravitazionalmente e sono nella fase di collasso per formare un grosso ammasso.[2] Questa entità ha una massa stimata in circa 1 × 1016 masse solari. Se è presente massa all'interno dell'ammasso, allora Abell 2092 può esserne coinvolto.[2] Si stima che il superammasso abbia un'estensione di 100 megaparsec (330 milioni di anni luce) ed una profondità di 40 megaparsec (130 milioni di anni luce).[1] Ha un redshift di 0.07,[3] che equivale ad una distanza dalla Terra di circa 265,5 megaparsec (964 milioni di anni luce). Storia osservativaGli astronomi C. Donald Shane e Carl A. Wirtanen furono i primi a notare una concentrazione di galassie in questa regione nel corso di campagne osservative delle strutture extragalattiche su larga scala.[4] George Abell fu il primo a notare la presenza di cosiddetti "ammassi di secondo ordine", definiti come "ammassi degli ammassi" nella prima stesura del suo Catalogo Abell in 1958.[5] Postman e colleghi furono i primi a studiare in dettaglio il superammasso nel 1988, calcolandone la massa in 8.2 × 1015 masse solari, e rilevando gli ammassi Abell 2061, Abell 2065, Abell 2067, Abell 2079, Abell 2089 e Abell 2092. Abell 2124 dista 33 megaparsec (110 milioni di anni luce) dal centro del superammasso e ne è stato considerato, da alcuni studiosi, facente parte del gruppo.[3] Abell 2069 si trova nelle vicinanze ma più distante e ne è solo visualmente associato. Note
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