Stroganina
La stroganina (in russo Строганина?) è un piatto tipico della Russia artica e delle popolazioni indigene della Siberia settentrionale, che consiste in pesce crudo congelato tagliato in fette lunghe e molto sottili.[1][2] EtimologiaIl nome deriva dal termine russo "strogat", che significa radere. Nelle zone intorno al lago Bajkal il piatto viene invece chiamato raskolotka.[1][3] PreparazioneNella ricetta tradizionale della stroganina vengono usati coregoni, pesci di acqua dolce della famiglia dei Salmonidae, come il muksun, il nelma o l'omul. In alternativa può essere usato anche il salmone o l'halibut.[1][2][4] Esiste anche una variante meno comune del piatto, preparata con carne di renna.[2][5] Il pesce viene pescato in autunno o in inverno, quando la temperatura esterna è sotto lo zero, attraverso fori scavati nei laghi o nei fiumi ghiacciati. Una volta tirato fuori dall'acqua, il pesce congela in pochi minuti e deve essere mantenuto ghiacciato fino al momento della consumazione.[1] Pochi minuti prima del pasto il pesce viene posizionato verticalmente a testa in giù, desquamato e tagliato in fette lunghe e molto sottili con un coltello affilato. Le fette così ricavate si dispongono naturalmente in riccioli e vengono consumate immediatamente, ancora congelate, in modo da sciogliersi in bocca. La stroganina è di solito condita con sale e pepe in polvere, e talvolta anche con bacche selvatiche o salse a base di aceto o pomodoro, e accompagnata con la vodka.[1][2][3][6][7] A Jakutsk, nella regione della Sachá - Jacuzia, e a Yar-Sale, nel Circondario autonomo Jamalo-Nenec, si tengono annualmente dei festival dedicati alla stroganina, dove i partecipanti vengono giudicati per l'abilità nel taglio e il sapore dei piatti preparati.[1][5][8] Note
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