Storie di Lucrezia

Storie di Lucrezia
AutoreSandro Botticelli
Data1500-1504
Tecnicatempera su tavola
Dimensioni80×130 cm
UbicazioneIsabella Stewart Gardner Museum, Boston

Le Storie di Lucrezia sono un dipinto a tempera su tavola (80x130 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1498 circa e conservato nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. La tavola fa coppia con le Storie di Virginia nell'Accademia Carrara di Bergamo.

Storia

La virtuosa Lucrezia viene trovata senza sensi da suo marito e i suoi compari (dettaglio)

I due pannelli facevano parte di una delle "spalliere" documentate verso il 1500 in casa Vespucci a Firenze (oggi palazzo Incontri).

Descrizione e stile

La scena ha come tema fondamentale l'onore violato, ispirato al racconto di Tito Livio: Lucrezia, moglie di Collatino, dopo aver subito le violenze sessuali del figlio di Tarquinio il Superbo, Sesto, si suicidò, provocando così la rivolta che portò all'abbattimento della monarchia a Roma. Si tratta di un tema di solito destinato a ambienti privati ad uso femminile, come le camere da letto.

La scena è ambientata in una grandiosa architettura, riccamente decorata come nella Calunnia (altra opera della fase tarda) con una grande arco di trionfo ispirato agli archi del Foro Romano, decorato da bassorilievi e statue dorate (si riconoscono le colonne come nell'arco di Settimio Severo e i Prigionieri Daci come in quello di Costantino), e con una colonna onoraria al centro con la statua di un'altra eroina, Giuditta. Probabilmente il dipinto adombra anche il tema politico della liceità della rivolta contro la dittatura, come suggeriscono i rilievi e la statua di Giuditta, legato alla situazione fiorentina di quegli anni, con la cacciata di Piero il Fatuo e l'instaurarsi della Repubblica savonaroliana.

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